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24 Maggio 2013

Il commercialista all’Informagiovani

Successo per l’iniziativa dello sportello di via delle Orfane che permette di avere un colloquio gratuito di mezz’ora con un professionista per chiarire tutti i dubbi in materia fiscale

Mara Dalmazzo

commercialista torino

Servizio di consulenza gratuita all’Informagiovani di Torino

Se frequentate l’Informagiovani di Torino e alle parole “associazione”, “dichiarazione dei redditi“, “fatture” non rispondete più “boh” allora avrete sentito parlare del servizio Chiedi al commercialista, messo a disposizione gratuitamente in collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti di Torino.
Mercoledì 29 maggio, dalle ore 15, sarà nuovamente possibile prenotare sul sito (fino a esaurimento dei posti) una consulenza gratuita nella giornata di giovedì 6 giugno dalle 15 alle 18.

IL SUCCESSO DEL SERVIZIO
Trenta minuti per chiarirsi dubbi fiscali e contrattuali: questo il tempo concesso a ciascun giovane che si è prenotato per il servizio di consulenza con alcuni dei commercialisti torinesi che hanno aderito a titolo gratuito all’iniziativa.
In totale, dal 24 gennaio, sono stati fatti 12 incontri e 121 consulenze, orientate soprattutto su tre tematiche ricorrenti: partita IVA, associazionismo e finanziamenti all’impresa.
Per saperne di più abbiamo intervistato Patrizia Mitrugno, commercialista di 48 anni, che ci ha raccontato la sua esperienza e confermato le cifre: «I ragazzi e ragazze che ho ascoltato mi hanno fatto domande simili tra loro, incentrate sull’inizio di un’attività o un’associazione, l’apertura di una partita IVA agevolata, la possibilità di ricevere fondi e finanziamenti. Si tratta di studenti che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro e hanno molti dubbi che vogliono chiarire affidandosi a un professionista». Come mai ne sappiamo (troppo) poco in fatto di contabilità, contratti, costi? «Ascoltando i ragazzi durante le consulenze mi sono resa conto che all’interno del percorso scolastico non affrontano a sufficienza i temi della fiscalità. Penso che si potrebbe fare molto di più all’università e nei licei, con un adeguato orientamento».

OCCHIO ALL’ASSOCIAZIONE
Tra le tematiche più trattate, quella sulle associazioni: i giovani vogliono capire come fondarne una e quali sono i vantaggi. Ma attenzione, insieme a questi troppo spesso non si è abbastanza consci degli obblighi, fiscali e di legge. La dott.ssa Mitrugno ci racconta che dalla sua esperienza è emersa una grande leggerezza, che porta i ragazzi a scambiare le associazioni per contenitori dove possono rientrare attività varie, senza la dovuta consapevolezza. Qualche esempio? «Per la fornitura di alimenti e bevande servono specifici permessi. E se decidete di aprire un’associazione che diventerà poi asilo nido, la vostra attività passerà da no profit a profit, con delle diverse implicazioni». Insomma, l’associazione non può essere solo una scorciatoia per tagliare costi e burocrazia. Attenzione però anche al fai-da-te: affidarsi a un professionista può costare di più, è vero, ma se non siete davvero competenti in materia vi esponete a qualche problema in più.
La dott.ssa Mitrugno ci confida infine un’idea: «Vorrei che questi servizi di consulenza fossero ampliati e pubblicizzati ancor di più. Anzi, sarebbe utile uno sportello stabile disponibile tutto l’anno». L’esperienza di partecipazione a “Chiedi al commercialista” è quindi stata positiva: «Ho notato che la maggioranza di persone con cui ho parlato erano giovani donne, e questo mi ha fatto piacere. Per me venire qui e ascoltare i ragazzi è sempre una bella esperienza, che difficilmente ritrovo in studio dove la clientela è di età più avanzata».

Link utili:
Iniziativa “Chiedi al commercialista”

 

Avete provato il servizio? Pensate di aprire un’attività in proprio?

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Categorie: Lavoro

Commenti (1)

  1. manuel ha detto:

    buongiorno ho un quesito da risolvere
    ho una partita iva con regime dei mini quello che vorrei sapere è
    -se acquisto da un fornitore all’estero senza iva, al momento che fatturo al mio cliente devo applicare l’iva anche se sono in regime dei mini?
    -se acquisto da un fornitore che mi fattura senza iva con reverse charge art.17 l’iva la devo mettere in fattura al mio cliente o non va applicata?
    grazie anticipatamente

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