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5 Luglio 2013

In sogno con i Morcheeba

Atmosfera incantata ieri sera a Grugliasco al concerto della band inglese, che ha proposto i grandi successi e alcuni brani del prossimo album

Matteo Tamborrino

Morcheeba

Successo ieri al Gru Village per il concerto dei Morcheeba

Un ingresso esotico quello di ieri sera dei Morcheeba sul palco del Gru Village. Il gruppo britannico, il cui nome significa letteralmente “la strada (M.o.R.) della marijuana (Cheeba)”, nasce a metà degli anni Novanta dai fratelli Paul e Ross Godfrey, grandi appassionati di Jimi Hendrix, dei Rolling Stones, ma anche del sound blues di Niel Young e di Bob Dylan. Nel 1996 i due incontrano la cantante Skye Edwards, un ex-disegnatrice di moda, e da questo momento si inaugura un sodalizio durato dieci anni. Nel 2005, Skye lasciò il gruppo, per poi farvi ritorno cinque anni più tardi, incidendo l’album “Blood Like Lemonade”.
Ma come si è svolto il concerto di ieri e quali sono state le emozioni dei fan?

UN CONCERTO DA SOGNO
Non c’è da stupirsi che i testi e le musiche dei Morcheeba sappiano catturare chiunque; le loro sonorità sono così leggere e delicate, ma nel contempo decise e pungenti, da rendersi uniche, inimitabili. Il vestito candido e svolazzante di Skye, le luci che sfumano dal fucsia al violaceo, la brezza della serata; tutto questo contribuisce a dare al concerto un’atmosfera quasi onirica, una specie di onda colorata che dal gruppo giungeva dritta verso il pubblico.
La scaletta è sapientemente studiata: tredici brani (di cui gli ultimi tre in encore, cioè dopo una brevissima uscita di scena) per ripercorrere l’intera storia dei Morcheeba, intervallando grandi successi del passato, come “Rome wasn’t built in a day” nel gran finale, a nuove proposte contenute nel prossimo album, la cui uscita è prevista per ottobre. Ad aprire la serata, forse anche simbolicamente, “The sea”, celebre singolo del 1998 e da qui un crescendo di energia, da “Otherwise” fino a “Face of danger”.

ESTASI ED EMOZIONE
Il pubblico della serata è molto variegato. Giovani fan insieme con affezionati di vecchia data si sono riuniti per canticchiare, ballare ed applaudire i successi della band; spettatori – a dire il vero – così rapiti da rimanere attoniti in alcuni momenti del concerto, tanto da spingere Skye a “destarli” dal sogno. Non sono mancate grida e flash, ma il momento sicuramente più emozionante è stato il muoversi delle mani sulle note di “Blindfold”.
«Li seguo dal loro esordio – racconta Stefania, mamma e musicista – In quel periodo ero rimasta incinta e mia figlia fin dalla nascita è stata allevata a pane e Morcheeba». «Fino ad oggi non conoscevo bene la band – spiega invece a fine concerto Giovanni, giovane impiegato– nulla più di “Rome Wasn’t Built in a Day”, comunque. Diciamo che non credevo fossero il mio genere: dopo questa serata però devo ammettere di essere rimasto estasiato!». E infine, Anna, studentessa di Infermieristica, nonché grande fan della voce suadente e sussurrante di Skye: «Come solista era fantastica, ma ascoltarla oggi insieme con i Godfrey è tutta un’altra… musica».

Link utili:
Gru Village

Avete assistito al concerto dei Morcheeba ieri sera? Siete anche voi loro fan?

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Categorie: Musica

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