Home » Cultura » Paolo Rossi svela i trucchi del mestiere alle OGR

12 Settembre 2013

Paolo Rossi svela i trucchi del mestiere alle OGR

Ieri il primo di due incontri dal titolo “Come si ruba a teatro”, tenuti dall’attore friulano alle Officine Grandi Riparazioni

Nicola Veneziano

nella foto la locandina dell’evento

Ieri alle 21, presso le Officine Grandi Riparazioni per il ciclo d’incontri “Parole dal Vivo“, si è tenuta la prima nazionale della conferenza/spettacolo “Come si ruba in teatro” cui seguirà, venerdì 13, la seconda e ultima data per Torino; a parlare di teatro e a svelare i trucchi del mestiere, l’attore e comico Paolo Rossi. E chi meglio di lui, con all’attivo trent’anni di palcoscenico, oltre 26 spettacoli teatrali realizzati sia come autore che interprete,  senza contare i programmi televisivi, i film, i libri e soprattutto il suo estro e la capacità di far diventare attuale anche un grande classico?
Ecco quindi durante la serata una carrellata di autori e stili, dal cabaret al Mistero buffo 2.0, passando per Molière, Cecchelin, Jannacci, Gaber e fino ad arrivare a Shakespeare, il tutto per dimostrare come “rubare in teatro” sia una cosa positiva, a differenza del copiare. Ad accompagnarlo sul palcoscenico le note di Emanuele Dell’Aquila alla chitarra e Alex Orciani al contrabbasso.

LA SERATA
Arrivato con la forza di un tornado e con un potenziale ancora non del tutto espresso (questa sera infatti bisserà, per i ritardatari) lo spettacolo di Paolo Rossi ha strappato applausi entusiasti – ma anche linciaggi mediatici e fastidiosi cacofonismi – al pubblico.
Fin da subito, con la sua volontà di attendere sul palco l’ingresso degli spettatori il comico friulano ha cominciato a interagire con gli spettatori , un po’ maschera dei cinema, un po’ attore di strada. La lezione tenuta ieri sera, atta a smascherare i trucchi del mestiere dell’attore, ha avuto come punto centrale la barzelletta – e come essa possa diventare dramma – l’aneddoto e la leggenda urbana, coniugate poi in musica, e l’importanza dell’improvvisazione, del rimanere concentrati se il pubblico rema in senso contrario.
I momenti migliori? A doverne scegliere due su tutti sicuramente la parte iniziale, in cui il comico svelava alcuni trucchi riguardo al rapporto pubblico e attore, incitando i presenti, in determinate situazioni, a reagire a comando (con borbottii, reazioni esagerate di entusiasmo e grida di aperta polemica) e nel finale, quando ha ricordato con sincera commozione il suo amico e maestro Enzo Jannacci, esibendosi in due reinterpretazioni di “Faceva il palo” e “Ho visto un re“.

Link utili:
“Come si ruba in teatro”

 

Avete assistito allo spettacolo di ieri sera? Parteciperete anche alla lezioni di oggi?

Tag: , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento