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10 Ottobre 2013

De Luigi, “Aspirante vedovo” Littizzetto

Alla Film Commission Torino Piemonte l’attrice ha presentato ieri il suo nuovo film, sulle orme di Franca Valeri ma guardando all’Italia di oggi

Francesca Palumbo

Aspirante vedovo

La locandina del nuovo film con Luciana Littizzetto

Il regista Massimo Venier, porta da oggi sul grande schermo, “Aspirante vedovo”, opera liberamente tratta dal film del 1959 di Dino Risi “Il vedovo“, che vedeva come protagonisti indimenticati Franca Valeri e Alberto Sordi. A fare le loro veci oggi in una veste tutta nuova Luciana Littizzetto e Fabio De Luigi.
Digi.TO è stato ieri alla Film Commission Torino Piemonte per l’anteprima del film e ha raccolto le opinioni e i commenti di protagonisti e regista.

UN’INTERPRETAZIONE COMPLESSA
Massimo Venier è contento del lavoro dei suoi attori, nonostante i personaggi della storia siamo tendenzialmente oscuri, pieni di rancore gli uni verso gli altri e difficilmente adattabili a una commedia.
«Durante le riprese del film tuttavia –  ha dichiarato il regista – ci sono stati tanta voglia di fare e tanto entusiasmo da parte degli attori, che sono stati scelti in quanto persone amate dal pubblico di oggi. I personaggi che andavano a interpretare erano rigorosi, ma si sono prestati molto bene. Si sono adattati al personaggio e non il contrario».
La stessa Luciana Littizzetto, presente alla conferenza stampa, ha definito il suo personaggio come una persona cinica, scorretta (anche politicamente) e molto sola, pronta a legarsi a dei perdenti pur di poter emergere rispetto al proprio marito: «In molte parti del film emergono da parte dei personaggi il cinismo e il disinteresse che fanno parte di un atteggiamento diffuso nell’Italia di oggi in crisi».

UN FILM NUOVO ALL’ALTEZZA DEL PRECEDENTE
Essendo il film un remake di un’opera del passato, il regista e i protagonisti non si sono posti come obiettivo quello di replicare il precedente, bensì hanno cercato di tenere fede alla natura dei personaggi pur rimodernando i contenuti e adattandoli al mondo attuale, come racconta la stessa Littizzetto: «Non si è voluto fare un confronto con i grandi Valeri e Sordi, ma abbiamo cercato di far arrivare una “bella storia” come questa alle nuove generazioni, che diversamente non l’avrebbero conosciuta».

LOCATION TORINESI
Il film, di cui sono state prodotte 400 copie, oltre a offrire uno spaccato un po’ impietoso e comico di certi aspetti della vita quotidiana italiana, è stato anche fonte di lavoro e pubblicità per la nostra città.
La maggior parte delle scene sono infatti state girate a Torino e provincia, con una notevole attenzione per i prodotti locali (come ad esempio il vino Barolo) e per le location interne ed esterne, come il Castello Malfatti di San Giorgio Canavese e l’ormai ex cantiere aperto del Campus Luigi Einaudi.

Link utili:
Rai Cinema


Voi andrete a vedere questo film? Vi piacciono Luciana Littizzetto e Fabio De Luigi?

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Categorie: Cultura

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