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27 Novembre 2013

Gli adolescenti raccontati dal Torino Film Festival

Stati Uniti Thailandia dipingono figure di teenager con due film poetici e intensi: “The way way back” e “Mary is happy, Mary is happy”

Federica Spagone

Il manifesto del Torino Film Festival 2013

In questa 31a edizione del Torino Film Festival si nota la presenza di moltissimi film che rappresentano la cultura pop nel senso più vasto del termine: dalla commedia al film drammatico, dal romantico al thriller, passando per quello surrealista e sperimentale, tutti però con un occhio attento a tematiche vicine alla realtà. Del resto, lo stesso Virzì, neo-direttore della kermesse, ha espresso la volontà di creare proprio un festival pop e probabilmente è riuscito nell’intento.
Nella vasta programmazione di questi giorni troviamo poi due film che, sebbene provenienti da paesi e culture diverse, rappresentano il mondo, le paure, le insicurezze e le passioni degli adolescenti in modo spontaneo, poetico e molto reale. Sono l’americano “The way way back” e il thailandeseMary is happy, Mary is happy“.

THE WAY WAY BACK
Scritta e diretta da Nat Faxon e Jim Rash, già noti al grande pubblico come attori e sceneggiatori, la commedia “The way way back” racconta dell’estate di Duncan, un quattordicenne timido e introverso in conflitto con il suo patrigno e di come, in poche settimane, grazie alla figura positiva del direttore di un parco acquatico, riuscirà a uscire dal guscio e a scoprire sé stesso.
Si tratta di una pellicola emotivamente toccante che, senza pretese, dipinge con molta onestà non solo gli adolescenti ma anche le fragilità degli adulti che li circondano.  E’ uno sguardo sul mondo da un’altra prospettiva, dal “way way back”, dal sedile rivolto verso il bagagliaio appunto (quello dov’è costretto a sedere il protagonista), lontano dagli altri ma che permette di guardare oltre, di vedere quello che gli altri non vedono.
La pellicola riesce in pieno a trasmettere il senso di smarrimento dei personaggi, profondi e complessi proprio come nella realtà. Non ci sono infatti macchiette, ma reazioni che sentiamo vicine alle nostre corde.  “The way way back” è un interessante film di formazione, che non racconta solo il percorso di Duncan, ma racchiude in sé anche quello di tutti i personaggi. La crescita del ragazzo infatti, costringe gli adulti a una presa di coscienza che altrimenti sarebbe stata impossibile.
Ricco di un cast di grandi nomi (Steve Carell, Toni Collette e Sam Rockwell), il film sarà distribuito nelle nostre sale da domani con il titolo “C’era una volta un’estate“. Da non perdere!

MARY IS HAPPY, MARY IS HAPPY
Mary is happy, Mary is happy” è un piccolo capolavoro sperimentale low-budget diretto dal thailandese Nawapol Thamrongrattanarit, giovanissimo sceneggiatore professionista, alla sua seconda prova dietro la macchina da presa.
E’ un film poetico che racconta gli ultimi mesi di scuola di una liceale a partire da 410 tweet consecutivi  (riportati in ordine cronologico e senza alcuna alterazione), realmente postati da una ragazza di nome Mary Malony. Un anno difficile, problematico e intenso, visto con gli occhi di  un’adolescente come tante, che circondata solo da adulti assenti o estremamente autoritari, ha la sensazione di non controllare la sua vita. Strano come questi tweet, così lontani se guardati su un monitor, riescano a coinvolgere moltissimo lo spettatore in sala.
Di Mary ci importa da subito, fin dal primo messaggio: è chiaro che ha qualcosa di importante da dire, che le sue frasi  hanno una profondità, una sensibilità e persino una saggezza fuori dal comune. La ragazza racconta, con una semplicità disarmante, l’incertezza che le impedisce di guardare al futuro, l’incompiutezza che la perseguita e l’imprevedibilità dell’esistenza umana che si manifesta in tutta la sua crudezza, insinuandosi nella quotidianità.
Mary is happy” è un mantra ripetuto prima forzatamente e poi per gioco e contiene tutte le speranze e i sogni di chi non ha ancora trovato un senso alla propria vita, ma che ha appena iniziato a cercarlo.  Una pellicola fresca, vivace e nuova, capace di far commuovere e riflettere senza mai scadere nel banale. 

DIGI.TO CONSIGLIA
I due film, sebbene molto diversi, hanno in comune la costante ricerca di sé stessi che gli adolescenti compiono nel passaggio alla vita adulta. Attraverso le sfide di tutti i giorni, i tentativi e i fallimenti, gli interrogativi e le delusioni, raccontano l’approssimazione e l’inadeguatezza che colpisce tutti i ragazzi in quel periodo e che sembra insormontabile,  ma che potrà essere superata solo grazie a una naturale presa di coscienza del proprio posto nel mondo.
Due pellicole da vedere assolutamente, che siamo certi non vi deluderanno.

Link utili:
Torino Film Festival
Il trailer di “The way way back”
Il trailer di “Mary is happy, Mary is happy” (in thailandese)

 

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Categorie: Cultura

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