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3 Dicembre 2013

Politica e finanza nel baratro della crisi

A partire dal suo ultimo libro, al Circolo dei Lettori il sociologo Luciano Gallino ha parlato con il giornalista Paolo Griseri del rapporto fra governi e banche

Tommaso Portaluri

Libro Gallino

Partendo dal suo nuovo saggio Luciano Gallino ha parlato con Paolo Griseri di politica e finanza

Perché è scoppiata la crisi? Da quali avvenimenti e circostanze è scaturita? Che cosa possono fare i governi per arrestarla? Queste e molte altre domande sono state oggetto del dibattito svoltosi ieri al Circolo dei Lettori tra Luciano Gallino, uno dei massimi sociologi italiani contemporanei, e Paolo Griseri, scrittore e giornalista, alla presentazione del nuovo saggio di Gallino Il colpo di stato di banche e governi, edito da Einaudi.

L’EUROPA, L’AMERICA E LA CRISI
Iniziando con una panoramica generale sul concetto stesso di “colpo di stato“, i due torinesi hanno analizzato la storia della grave crisi che ancora affligge l’Occidente, ripercorrendone cronologicamente le dinamiche.
Si è sottolineata la responsabilità non solo americana ma anche europea di una situazione che bisbigliava i primi segnali di allarme già negli anni ’80 (quelli della “Milano da bere” e dei  governi-appendice del mondo della finanza che questa crisi l’hanno costruita pezzo su pezzo, secondo Gallino), per giungere infine all’elefante nella stanza, che dibattendo su certe questioni è impossibile non si manifesti: il capitalismo, le sue devianze e la sua evoluzione nel tempo.

LE SFIDE DEL CAPITALISMO
Incalzato da Griseri, il professor Gallino ha cercato di immaginare come il capitalismo potrà rispondere alle sfide che si presenteranno nei prossimi decenni, tra cui la progressiva automazione della catena produttiva che ha condotto molti sociologi ed economisti a fantasticare una futuribile robot society, in cui l’elemento umano è completamente escluso dalla macchina industriale e immaginare come queste circostanze potranno influenzare le dinamiche interne ed esterne al capitale e ai suoi detentori, veri e propri controllori e manipolatori di governi forse ridotti a longa manus di holding e banche dall’appetito fuori controllo.
Questa, soprattutto, è parsa la questione più interessante: chi detiene il vero potere? La finanza o i governi? La politica è davvero asservita?

QUEL CHE RESTA DELLA POLITICA IN EUROPA
Come è stato puntualmente notato, i diktat dell’Unione Europea, che sembrano poco più di un piano aziendale (la parola concorrenza è citata ventisette volte, la parola occupazione solo una) sembra suggerire ipotesi poco rassicuranti, e il capitalismo pare – nell’epoca della morte delle ideologie – l’unica ideologia rimasta, così potente da instaurare una logica totalitaria, nell’accezione teorizzata da Hannah Arendt: convincere il popolo della necessità del suo succedersi, persuaderlo a convertire in necessità la volontà dell’oligopolio.
Il messaggio più forte che ci consegna il professor Gallino con il suo libro è: Non è vero! Un altro mondo è possibile.

Link utili:
Libro “Il colpo di stato di banche e governi”
Circolo dei Lettori


Voi avete partecipato all’evento? Che cosa pensate del rapporto fra politica e finanza?

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Categorie: Cultura

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