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24 Gennaio 2014

Fulvio, “Apprentice” eliminato ma di successo

Intervista a un giovane imprenditore torinese che, benché uscito alla prima puntata nel programma di Briatore, porta vanti con successo il suo innovativo portale pubblicitario

Fabio Cassanelli e Francesca Palumbo

The Apprentice Italia

Flavio Briatore e i concorrenti della nuova edizione di “The Apprentice”

Dopo il successo dello scorso anno, venerdì scorso su Cielo è iniziata la seconda edizione italiana di “The Apprentice“, sul modello dell’omonimo formato statunitense condotto da Donald Trump. Nel nostro paese il “boss” è Flavio Briatore che con la trasmissione offre a giovani imprenditori la possibilità di proporre i propri progetti affinando le doti manageriali: il vincitore alla fine potrà lavorare per un anno alle dipendenze dello stesso Briatore con uno stipendio molto sostanzioso.
Digi.TO è andato a conoscere un concorrente torinese del programma, Fulvio Cugno, 30 anni, che ha presentato Oluck, un portale pubblicitario innovativo e interattivo per gli utenti e ci racconta di un’esperienza positiva nel programma, nonostante l’eliminazione alla prima puntata.

Partiamo da Oluck: come funziona e quando è nata l’idea?
«Nasce dopo la mia esperienza universitaria in Argentina tra il 2009 ed il 2010. Il meccanismo è molto semplice: ogni giorno gli utenti di Oluck interagiscono con degli spot pubblicitari attraverso dei quiz, le cui risposte sono nascoste nel contenuto pubblicitario proposto. A risposta corretta possono spendere uno dei gettoni virtuali che Oluck regala giornalmente, per vincere il premio da loro scelto. In palio varie tipologie di premi per tutti i gusti, ad esempio gift card per Mediaworld oppure Auchan, viaggi, hi tech, ecc. Insomma, si può dire che la valuta degli utenti di Oluck sia il loro tempo unito alla loro attenzione. Oluck si rivolge a tutti i target di consumatori, dal giovane alla casalinga».

Come giudicheresti l’esperienza di “The Apprentice”?
«L’esperienza è stata senz’altro positiva e la rifarei sicuramente, è stato divertente. C’è un po’ di amarezza per l’eliminazione nella prima puntata ma d’altronde non sarei arrivato fino alla fine, perché forse non sono quello che cercavano, e ho commesso l’errore più grande nella scelta delle nomination. Probabilmente non hanno apprezzato i miei tecnicismi inglesi, anche se in un programma che parla di business e si chiama The Apprentice, e in cui c’è un boss ed una boardroom, pensavo di usare un linguaggio appropriato al contesto. La prova di vendita uomini contro donne in un ambiente come quello del Gran Premio d’Italia, con clientela prevalentemente maschile, era già in salita dal principio, se a questo aggiungiamo una strategia al ribasso del team avversario fin dal primo minuto, ecco che la sfida si è trasformata in missione impossibile. In ogni caso non mi dispero per essere uscito, il programma avrebbe rubato troppo tempo ad Oluck in un momento veramente fondamentale. Anzi, l’uscita “prematura”, mi ha permesso di accedere nella vetrina di Confindustria, grazie al progetto Adottup promosso da Intesa Sanpaolo, e di ricostruire la nuova versione di Oluck in H-Farm, la più grande e bella realtà italiana in tema di start up».

Perché momento fondamentale? Cosa succederà a Oluck nel 2014?
«In primavera lanceremo i test per il nuovo Oluck, ponendoci l’obiettivo di ricercare nuovi investitori per il lancio nazionale. E poi, dopo aver raccolto il nuovo capitale, inevitabile pensare di fare anche il salto internazionale, ma procediamo step by step, ops, una cosa alla volta».

Cosa consiglieresti ad un giovane di oggi, magari neolaureato e senza apparenti prospettive?
«Gli direi di battersi per un’idea valida e cercare di realizzare i suoi sogni, se sono ragionevoli. E’ importantissimo ricevere dei feedback da persone esterne. Se sono positivi occorre pensare seriamente a come realizzare concretamente la propria idea. Nel programma il mio slogan era “Nel mio vocabolario la parola fallire non esiste”. In realtà era una trasformazione abbastanza televisiva del mio vero pensiero. Bisogna avere uno sguardo di lungo termine. Si può cadere cento volte e rialzarsi altre cento volte, io ho la consapevolezza di rialzarmi, è questo che mi dà la sicurezza di raggiungere l’obiettivo, per la legge dei grandi numeri prima o poi dovrà per forza andar bene».

Link utili:
Cielo
The Apprentice Italia
Oluck


E voi, avete un’idea imprenditoriale? Partecipereste alla prossima edizione di “The Apprentice”?

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Categorie: Formazione

Commenti (1)

  1. Davide ha detto:

    Ridicolo, vai a lavorare (seriamente).

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