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12 Febbraio 2014

BikeHunt, le bici usate si trovano on line

Un nuovo portale creato da un giovane informatico torinese promette di innovare il mercato delle compravendite di biciclette di seconda mano

Fabio Cassanelli

Guido Bonino

Guido Bonino ha ideato il sito BikeHunt.it

In un periodo di forte crisi economica che si accompagna a un’impetuosa espansione delle tecnologie digitali, molto spesso i giovani per entrare nel mercato del lavoro sono costretti a ricorrere al proprio ingegno creando “start-up” nel settore dell’e-commerce. Insomma: se non trovo lavoro me lo creo da me e in questo senso si fa spesso riferimento all’ideogramma cinese Weiji, formato dai simboli “crisi” ed “opportunità”.
Tra le tante storie emblematiche di questa dicotomia abbiamo scelto di raccontare quella di Guido Bonino, informatico torinese di 33 anni, che a dicembre 2013 ha lanciatoBikeHunt, un sito internet in cui sia privati che negozi possono pubblicare annunci riguardanti la vendita di biciclette usate.

Quando e come ti è venuta l’idea di creare il portale BikeHUNT?
«L’idea mi è venuta nell’autunno del 2013 come risposta alla mancanza, a mio avviso, di un portale professionale similare a quelli che oggi esistono per le autovetture, dove trovare biciclette usate vendute da inserzionisti privati e da negozi specializzati.

Cos’ha di diverso il tuo sito rispetto a uno generico di annunci?
«Il vantaggio che BikeHunt propone è quello di fornire una ricerca basata su categorie precise e parametri specializzati per i vari tipi di biciclette. Noi cerchiamo di rispondere alle esigenze di tipologie di utenti molto variegate, da quelle dell’appassionato disposto a spendere 2000€ o più per una bicicletta a quelle del ciclista urbano per cui la bici è uno strumento per spostarsi, accompagnare i figli a scuola o fare la spesa. La nostra scommessa è sulle due ruote e sulla loro diffusione, cerchiamo di fare la nostra parte in un processo in continua evoluzione.
Perché fin da subito hai pensato di coinvolgere i negozianti?
«Nella ricerca di un mezzo usato c’è chi preferisce avere la garanzia e i controlli che solo un negozio può offrire, allo stesso tempo però potrebbe essere alla ricerca di una bicicletta con caratteristiche molto precise. Invece di telefonare o visitare infruttuosamente molti negozi, utilizzando BikeHunt è possibile subito trovare in quale negozio della propria zona si trova la bicicletta che ricerchiamo.Per i negozi questo processo oltre a facilitare la rivendita dell’usato, acquisito solitamente come permuta, può essere anche una ottima opportunità per farsi conoscere al di fuori della propria clientela già fidelizzata, problema molto sentito specie tra i rivenditori più piccoli».

Come prevedi di sviluppare il portale in futuro? Quali sono le prossime mosse?
«BikeHunt è una creatura appena nata e per definizione in divenire. L’entusiasmo e la buon risposta in termini di numeri di visitatori e di annunci dopo appena 2 mesi di attività è un’ottimo stimolo per migliorare ogni giorno. Per quanto riguarda le prossime azioni, dal lato tecnico verrà dato spazio a funzionalità aggiuntive per fornire un servizio sempre più aderente alle richieste dell’utenza professionale e privata, dal lato commerciale ci concentreremo sullo sviluppo della rete dei negozi affiliati anche oltre il contesto torinese».

Pensi che la crisi economica, con il conseguente crollo del mercato dell’auto e la riscoperta della bicicletta, influirà sul successo del tuo portale?
«Il mercato delle biciclette, nuove e usate, è in forte crescita, sempre più persone la usano non solo come attrezzo sportivo ma anche come mezzo di locomozione. Non mi piace però associare questo trend alla sola crisi economica, l’utilizzo della bicicletta per esempio è vastissimo nei paesi del nord Europa da molto tempo prima della crisi. E’ il mezzo perfetto tutto l’anno per gli spostamenti in città e permette di abbattere le emissioni e ridurre congestioni legate al traffico e alla mancanza cronica di parcheggi».

Secondo te cosa bisognerebbe fare per incentivare ulteriormente l’utilizzo della bicicletta?
«Alcuni segnali positivi ci sono, sia da parte delle amministrazioni comunali e sia da parte di gruppi di cittadini che promuovono iniziative per sensibilizzare ed incentivare l’uso della bicicletta. Ma per avere una diffusione ancora più ampia della bicicletta come mezzo di trasporto aiuterebbe avere percorsi, segnaletica ed educazione stradale adeguati. Anche se la benzina aumentasse ancora molte persone preferirebbero comunque andare in macchina rispetto a rischiare la vita per muoversi in una rete stradale in cui le due ruote sono degli ospiti, molte volte indesiderati».

Cosa consiglieresti a un giovane con un’idea imprenditoriale ma con la paura di fallire?
«A chi è convinto di avere una buona idea io consiglio di non farsi mai intimorire dalla paura di fallire. Soprattutto il mio consiglio è quello d circondarsi di persone positive, che aiutino quell’idea a crescere e migliorarsi affinché possa diventare un successo. Ad esempio BikeHunt ora è in una fase Beta e offre i propri servizi in forma completamente gratuita, questo per farsi meglio più velocemente e per non generare nessun introito e quindi non necessitare, per ora, di una sovrastruttura fiscale che risulterebbe una spesa non auto sostenuta dagli introiti iniziali. Utilizzando questa metodologia l’investimento più grosso è stato quello rappresentato dalle ore di lavoro per sviluppare il portale e per la sua promozione. Consiglio quindi di provarci sempre, perché anche se il progetto in sé dovesse non andare bene, il bagaglio di esperienze che si raccolgono sarebbe comunque formativo e utilissimo per le esperienze lavorative future».

Link utili:
BikeHunt

 

Cosa pensate di BikeHunt? Visiterete il portale per comprare o vendere una bicicletta usata?

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Categorie: Lavoro

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