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20 Febbraio 2014

Rai Nuova Musica, tra classico e contemporaneo

Due artisti della scena elettronica raccontano a Digi.TO come l’Auditorium di via Rossini da oggi diventi, per il decimo anno, il palco del suono del futuro

Rita Rapisardi 

Rai Nuova Musica

Oggi all’Auditorium di via Rossini primo appuntamento con Rai Nuova Musica

Al via oggi per la sua edizione numero dieci Rai Nuova Musica, la rassegna di musica contemporanea dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in scena all’Auditorium Arturo Toscanini. Tre gli appuntamenti, il 20 e 24 febbraio e il 1° marzo, all’insegna dell’italianità e della modernità, trasmessi in diretta su Radio3.
Le opere in concerto, prime assolute, sono tutte scritte su commissione della Rai e interpretate da direttori e solisti di pregio: dal violinista Francesco D’Orazio, al  direttore d’orchestra Pietro Mianiti. Le melodie classiche saranno introdotte, mezz’ora prima dell’inizio dei concerti, da quelle elettroniche, per un’ouverture sperimentale nel foyer dell’Auditorium. Alcuni artisti e producer della scena elettronica italiana rileggeranno le opere in concerto con un linguaggio musicale innovativo, in una sinfonia tra generi e modi di concepire la musica in collaborazione con l’associazione culturale Situazione Xplosiva.
Facciamoci spiegare meglio, da due degli artisti che si esibiscono oggi, che cosa voglia dire far parte del mondo della musica elettronica italiana: sono Daniele Mana, fresco del suo nuovo EP “Sweet Sixteen”, e Alessio Capovilla, in arte rispettivamente Vaghe Stelle e XIII.

Qualche battuta per sapere qualcosa su di voi.
D.: «Sono Daniele Mana, musicista e producer torinese di 29 anni, conosciuto come Vaghe Stelle. Faccio parte anche di un altro progetto in gruppo, insieme a  Stargate e A:RA altri due artisti italiani, che si chiama O/One Circle. Il mio nome è preso dal film del ’65 di Luchino Visconti, Vaghe stelle dell’Orsa».
A: «Mi chiamo Alessio Capovilla, lavoro in ambito musicale da una decina di anni e da 12 mesi ho fatto partire il mio progetto XIII, nome che raffigura una porta, la numero 13 di un infinità di porte».

Che cosa pensate del progetto Rai Nuova Musica?
D: «Le avanguardie musicali si spingono sempre oltre alla ricerca di una soluzione mai scontata. Per questo venire a contatto con la musica classica contemporanea è stimolante e divertente dal punto di vista musicale e di produzione. Questa è la terza volta che partecipo e sarò affiancato da XIII in una collaborazione che prevede alcuni lavori inediti e la rielaborazione, attraverso un lavoro sulle registrazioni, di una serie di brani di …Je vous en Prix del musicista Michele Tadini».
A: «È la prima volta che partecipo, con Vaghe Stelle ci conosciamo da parecchio tempo e abbiamo un ottimo feeling musicale, cercheremo di trovare un’interazione con la performance di Michele Tadini, alienando i campioni che cattureremo dalla sua orchestra e rileggendoli in chiave elettronica».

Raccontateci della scena elettronica in Italia, suggerendo qualche consiglio a chi vuole avvicinarsi a questo mondo.
D: «Iniziare a fare musica è semplice e anche tramite internet si può capire come muoversi. Il panorama italiano è magro, ma sta crescendo sempre di più negli ultimi due anni. Ne sono esempio alcuni artisti come Dracula Lewis, Lorenzo Senni, Simbiosi, Margot, Primitive Art, Dave Saved e Haf Haf, e labels come la Gang of Ducks e la Stroboscopic Artifacts. Andare all’estero, ad esempio in città come Berlino, offre sicuramente qualche opportunità in più, ma è anche difficile rimanere concentrati solo sulla musica».
A: «La musica elettronica italiana è da sempre sulla bocca di mezza Europa, abbiamo vissuto i nostri periodi di Medioevo, ma penso che sia un momento abbastanza stimolante per questo tipo di sonorità. Non focalizzandosi su un genere musicale o su uno stile particolare, si è liberi di dare una forma molto personale al proprio suono. Penso sia l’unico modo di maturare e di far crescere le capacità mantenendo una valida integrità artistica».

Link utili:
Rai Nuova Musica

 

Parteciperete alla rassegna? Che cosa pensate del connubio tra musica classica ed elettronica?

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Categorie: Musica

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