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4 Marzo 2014

Andrea Chiarotti: “Che emozione portare il tricolore a Sochi”

Intervista al capitano della squadra nazionale di Ice Sledge Hockey, nonché portabandiera dell’Italia, in vista delle ormai prossime Paralimpiadi

Fabio Cassanelli e Valentina Esposito

Andrea Chiarotti è capitano della squadra di Hockey alle Paralimpiadi di Sochi, nonché portabandiera della Nazionale

Inizia oggi lo Speciale di Digi.to sulle Paralimpiadi di Sochi, alle quali parteciperanno dieci atleti piemontesi. Ne intervisteremo due, cominciando dal portabandiera azzurro.

Torino, Vancouver e quest’anno Sochi:  terza Paralimpiade per la squadra nazionale di hockey ghiaccio su slittino guidata dal capitano piemontese Andrea Chiarotti, 48 anni e di Torre Pellice, detto “Ciaz“.
Risultati importanti ottenuti soltanto con il giusto lavoro e la fatica nel veder riconosciuto l’Ice Sledge Hockey come merita anche nel nostro paese. Impresa, questa, coronata quest’anno dalla nomina dello stesso Chiarotti come portabandiera degli Azzurri nella cerimonia d’apertura dei Giochi, che sarà trasmessa in diretta venerdì da Rai 3 alle 17. Un bell’impegno per l’Italia dell’hockey e per il suo capitano, che ci racconta le aspettative e le tensioni di tutta la squadra alle prossime gare in territorio russo.

Come ci si sente ad essere portabandiera azzurro alle Paralimpiadi di Sochi 2014?
«Ci si sente bene, molto bene. Io sono il rappresentante della squadra di Hockey su ghiaccio e sono stato nominato portabandiera in quanto capitano della formazione. Diciamo che il riconoscimento non è stato dato solo a me, ma all’intero movimento ed all’intera squadra. In particolare perché negli ultimi dieci anni siamo passati dall’essere “squadra materasso”, presente a Torino 2006 esclusivamente perché eravamo nazione ospitante e dovevamo schierare una nazionale, fino ad esserci qualificati per Vancouver e successivamente per Sochi. Nel mezzo abbiamo vinto anche una medaglia d’oro agli Europei del 2011 e siamo nel gruppo A da svariati anni. Quindi rappresentiamo un po’ un’eccezione del movimento del ghiaccio che in Italia non è molto riconosciuto e praticato».

Come si è preparata la squadra per affrontare questa sfida?
«Ci siamo preparati duramente dal momento in cui abbiamo raggiunto la qualificazione qui a Torino ad ottobre: da allora abbiamo dedicato ogni weekend a partite con la nazionale o di campionato. Nello specifico siamo stati in Repubblica Ceca per un torneo che abbiamo vinto, vincendo tutte e quattro le partite. Poi da gennaio a oggi, ogni venerdì, sabato e domenica ci si ritrovava in un punto diverso dell’Italia, a volte ad Aosta e altre volte a Bolzano per fare degli allenamenti insieme. Insomma, per concludere molti allenamenti collettivi ed allenamento individuale in palestra durante la settimana».

Quanto può influire l’”effetto Sochi” sulle vostre partite?
«Forse c’è una consapevolezza in più nel fatto che ci siamo qualificati sul campo e abbiamo migliorato ancora la nostra performance. Dal punto di vista psicologico questo ma da quello tecnico niente di diverso».

Quando ha scoperto la passione per l’Hockey?
«Per me la scelta è stata quasi vivendo a Torre Pellice. Quando io ero piccolo, abitavo a qualche centinaio di metri dallo stadio del ghiaccio e dall’età di sei anni ho iniziato a pattinare. Da grande ho giocato per una vita ad Hockey finché non mi sono fatto male nell’incidente nel quale ho perso la gamba. Qualche anno dopo ho ricominciato a frequentare i palazzetti da allenatore per le squadre giovanili e successivamente senior. A Torre Pellice poi c’è anche una squadra che gioca nella Serie A del campionato italiano. Quando è nata la squadra per Torino 2006 sono stato il primo ad essere contattato dalla Federazione Italiana Sport Disabili che poi è diventata Comitato Italiano Paralimpico».

Nella vita ha altre passioni o hobby?
«Oltre a giocare, amo ancora molto allenare. Alleno la piccola squadra dei Tori Seduti di Torino. E d’estate amo molto andare in bici con l’handbike. Poi lavoro all’università con un corso di due ore sugli sport adattati alla Facoltà di Scienze Motorie».

Link utili:
Comitato Paralimpico Piemonte
Comitato Italiano Paralimpico
Giochi Paralimpici di Sochi 2014
Ice Sledge Hockey Club Torino

Conoscete l’ice sledge hockey? Guarderete le Paralimpiadi di Sochi?

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Categorie: Sport

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