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12 Gennaio 2011

Erasmus: sì o no?

Questo è il periodo in cui molti studenti si chiedono se partire o meno: ecco le opinioni di chi ha scelto come meta Torino

Erika Guerra

Erasmus

Molti studenti scelgono Torino per il proprio Erasmus

Come tutti gli studenti universitari sanno, gennaio e febbraio sono i mesi in cui molti prendono la fatidica decisione di partire o meno per l’Erasmus. A pensarci così su due piedi sembra un’esperienza molto affascinante, ma poi ci si inizia a chiedere quali siano i pro e i contro di lasciare il proprio paese per diversi mesi ed essere catapultati in una realtà a volte molto diversa. A questo proposito abbiamo parlato con alcuni studenti che studiano da qualche mese nel nostro Ateneo.

E SE NON SO BENE LA LINGUA?
Questa è la domanda che di solito ci si fa quando si pensa di andare a studiare all‘estero, dato che spesso la lingua è vista come uno dei principali scogli da superare per poter vivere serenamente la propria esperienza in un altro Paese. In realtà non è sempre un problema, dato che gli studenti che scelgono ad esempio Torino vengono da esperienze molto diverse. Alcuni sanno già molto bene l’italiano prima di partire, come Joshua, un ragazzo inglese che qui studia Scienze Politiche, che ha detto: «Mio padre è sardo, perciò sapevo già l’italiano prima di partire. Inoltre mi ha aiutato molto in questi mesi abitare con una famiglia torinese, perchè con loro non avevo la possibilità di parlare inglese»; anche Chloe, che studia all’Università di Bristol, parla ora un italiano davvero ottimo: «Io studio italiano all’Università, perchè nei miei studi precedenti ho incontrato un’insegnante che mi ha fatto appassionare a questa lingua e a questa cultura. Ma quando sono andata a lezione la prima volta per me è stato lo stesso molto difficile seguire il professore». Altri, come Daniela, che viene da Oporto, hanno ammesso: «No, non sapevo I’italiano prima di partire. Appena arrivata ho frequentato un corso per principianti, poi i mesi trascorsi qui mi hanno aiutato ad imparare bene la lingua».

I PRIMI MESI SARANNO DURI?
Quando si arriva in un paese straniero si potrebbero trovare difficoltà a risolvere alcuni problemi burocratici nella nuova università o a trovare casa. In realtà, come racconta Tatiana, una ragazza portoghese che studia Psicologia, la casa non é stato un grosso problema: «Io ho trovato casa grazie ad una mia amica che ha studiato a Torino due anni fa e mi ha dato il numero di una persona che affittava un appartamento in città»·; non ha avuto difficoltà nemmeno Chloe, che invece ha trovato un appartamento per vie più istituzionali: «Lo Sportello Casa mi è stato molto utile, mi ha pemesso di trovare alloggio in appena due giorni in una zona perfetta per chi come me deve frequentare le lezioni». Tutto rose e fiori? No, alcuni problemi ci sono stati per i ragazzi che sono venuti a studiare in città, soprattutto nell’abituarsi al nuovo sistema di studio o nel relazionarsi con i professori, come sostiene Sara: «All’inizio é stato un po’ difficile organizzarsi con le lezioni, qui é molto diverso da come sono abituata in Portogallo. Da noi le lezioni si tengono tutte nella stessa sede, mentre qui bisogna spostarsi molto. Poi noi facciamo soprattutto esami scritti, mentre nella vostra Università gli esami sono quasi tutti orali».

PERCHE’ ERASMUS E PERCHE’ TORINO?
L’Erasmus é sicuramente un’esperienza che arricchisce sotto molti punti di vista, come sostiene Chloe: «A Cambridge oltre a studiare la lingua italiana studio anche la cultura e qui ho avuto la possibilità di conoscerla direttamente. E’ un’occasione importante, però a chi decide di partire vorrei consigliare di non lasciarsi prendere dal panico nei primi momenti di difficoltà: all’inizio sembra tutto molto caotico perchè ci sono molte cose da sbrigare e molte volte te la devi cavare da solo, ma poi una volta che ci si abitua al nuovo sistema diventa tutto più semplice». Rita, che viene da Oporto, lo consiglia per vari motivi: «L’Erasmus è intanto un’esperienza unica, anche se non mancano alcune difficoltà. Qui per esempio il costo della vita è piu alto che in Portogallo e questo può creare qualche problema. Però al ritorno si conosce bene una lingua straniera e, perché no, si riesce anche ad arricchire il curriculum». Non abbiamo quindi potuto fare a meno di chiedere cosa ha influito per i ragazzi nella scelta della destinazione e li ha portati qui a Torino. Joshua racconta: «In Inghilterra sono abituato a vivere in una piccola località e quando ho dovuto scegliere tra le due destinazioni italiane, Torino e Siena, ho scelto Torino perché volevo provare a vivere in una città grande. In effetti sono felice della mia scelta, anche perchè mi piace ballare e qui ci sono diversi locali dove ci si può andare a divertire». Anche Rita ha avuto un’impressione positiva dalla nostra città: «Torino mi piace molto, è allo stesso tempo una città ricca di storia e che ha molto da offrire ai giovani».

IN PRATICA
Se avete preso una decisione e siete pronti a partire, su UniTO potete trovare il bando Erasmus completo. C’è la possibilità inoltre di partecipare ad alcuni incontri informativi dedicati agli aspetti più burocratici dell’esperienza e, qualora voleste ulteriori informazioni, potete recarvi all‘Infopoint dell’Università.

Link utili:
UniTO
Infopoint

Voi state pensando di partire per l’Erasmus o ci siete già andati? Che esperienza è stata?

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Categorie: Università

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