Home » Cultura » Al Salone le cronache di un pentito di mafia

9 Maggio 2014

Al Salone le cronache di un pentito di mafia

Ieri al Bookstock Village Vincenzo Calcara ha raccontato la sua verità sulla recente storia italiana e il suo rapporto con Paolo Borsellino

Matteo Fontanone

Salto14

Nel giovedì inaugurale del Salone del Libro c’è spazio anche per l’antimafia. Alle 19.30 nello Spazio Book del padiglione 5, Vincenzo Calcara ha presentato “Le cinque entità rivelate a Paolo Borsellino”, pubblicato dalla piccola casa editrice Il Molo con la collaborazione dell’autrice Simona Mazza.

LA STORIA DI CALCARA
Il nome dell’autore potrà anche essere sconosciuto ai più, tuttavia ha un peso non da poco nella storia recente d’Italia. Sì, perché Calcara non è uno scrittore come tutti gli altri. Non è nemmeno uno scrittore, ma semplicemente il testimone di una storia lacerante, il custode di tanti segreti che nessuno vuole ascoltare. Un pentito di mafia diverso dal solito. Vincenzo Calcara, allevato come un perfetto delinquente da una famiglia di retaggio mafioso, era uno dei killer al soldo di Francesco Messina Denaro, padre di quel Matteo da anni latitante che sarebbe diventato l’uomo di punta di Cosa Nostra.
Calcara era stato incaricato di uccidere Borsellino sparandogli con un fucile di precisione: viene incarcerato prima di poterlo fare. Una volta in prigione, Calcara riflette, si rende conto di essere dalla parte del torto e di voler cambiare vita. Una vera e propria eccezione nel sistema mafioso. Decide che Borsellino, anziché ammazzarlo, avrebbe voluto aiutarlo a salvarsi dall’attentato che inesorabilmente prendeva forma: in seguito, grazie all’amicizia sviluppata con quella che doveva essere la sua vittima, è passato dalla parte della legalità.

IL RAPPORTO CON I BORSELLINO
Vincenzo Calcara era ed è tuttora considerato un pentito di Serie B, come tutti coloro che sono soltanto esecutori e non mandanti, sempre il braccio e mai la mente. I suoi memoriali non sono mai stati approfonditi dalle autorità, la sua parola raramente è stata presa sul serio. L’unica autorità dello Stato ad averlo davvero considerato attendibile e sicuro fu Paolo Borsellino.
La famiglia del magistrato è stata l’unica, dal ’92 in avanti, ad essergli stata accanto sempre e comunque, in particolar modo nella figura di Agnese, moglie di Paolo, morta esattamente un anno fa. «Darei la vita per il sangue di Borsellino, per la loro splendida famiglia»: Calcara parla di loro come di chi gli ha salvato la vita dal baratro, lo fa con ardore, trattenendo a stento le lacrime.

LE CINQUE ENTITÁ RIVELATE
Il libro che Calcara porta al Salone reca fin dal titolo il riferimento a cinque grandi entità contro le quali Borsellino si sarebbe scontrato nel suo percorso verso la giustizia: Cosa Nostra, la ‘ndrangheta, la massoneria, i servizi deviati e le frange nere del Vaticano.
I ricordi di Calcara scavano in un passato complesso e dalle interpretazioni oscure. Come spesso accade in Italia, nessun punto interrogativo arriva da solo; ogni entità, come ha voluto chiamarle Calcara, prevede con sé la presenza delle altre quattro. Come a dire che, in questa storia di mafia e stato, tutti sono utili ma nessuno indispensabile: l’ingranaggio funziona se le componenti restano unite. I nervi toccati dal pentito sono tanti, distribuiti lungo il corso degli ultimi trent’anni e più di storia. Si spazia dalla sparizione di Emanuela Orlandi (presente in sala il fratello) ai retroscena dell’attentato di via D’Amelio. Si arriva a formulare ipotesi sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, protetto da una cortina che pare indistruttibile.
Calcara racconta una storia atipica e drammatica, offre un racconto dettagliato in cui si mescolano vicende personali e questioni di Stato, riconoscenza verso una famiglia che ha sancito la sua salvezza e voglia di giustizia a distanza di tanti anni, passione e profonda rabbia.

Link utili:
Blog di Calcara
Programma Salone del Libro

 

Conoscevate la storia di Vincenzo Calcara? Avete mai letto articoli sui collaboratori di giustizia?

Tag: , , , , , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento