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17 Giugno 2014

The Incertos: hipster prima del mainstream

Così si definiscono i componenti del gruppo punk torinese vincitore dell’edizione 2014 di Pagella non solo Rock. Li abbiamo intervistati per saperne di più.

Valentina Esposito e Rita Rapisardi

Dopo la vittoria a Pagella non solo Rock ora il gruppo sogna i grandi palchi

Linea 77 e Medusa sono solo due dei nomi sfornati in 15 anni da Pagella non solo Rock. Nata a inizio anni ’90 come campionato musicale tra gruppi di scuole diverse, oggi è una gara che fa provare a decine di giovani fino a 23 anni, a essere delle star almeno per una notte. Concerti, pubblico, luci, grandi palchi e strumentazione di livello: il concorso indetto dal Comune di Torino, si snoda in 15 serate di esibizioni fino alla finale che quest’anno ha visto trionfare gli Incertos. Il gruppo punk torinese si è aggiudicato il gradino più alto del podio, davanti a quasi 50 gruppi partecipanti, conquistando un’esibizione al Mei, il più importante festival di musica indipendente italiana che si tiene a settembre a Faenza. Composti da quattro giovanissimi talentiTommaso Tropeano voce, Davide Giani chitarra elettrica, Davide Mancini basso elettrico e Niccolò Galliano batteria –, gli Incertos ora sognano un posto nel panorama musicale italiano. Digi.To ha chiacchierato con Davide per sapere un po’ di più sulla loro esperienza a Pagella non solo Rock e sulle loro prospettive future.

Parlaci un po’ della band: chi siete e dove vi siete conosciuti?
«Siamo giovani, ma non troppo: ormai suoniamo insieme da ben quattro anni e a parte qualche cambiamento, con gente che è andata e venuta, siamo sempre noi quattro: io suono la chitarra, Tommaso è alla voce, Nicolò alla batteria e l’altro Davide al basso. Siamo tra i diciassette e i diciannove anni, crescendo assieme anche e soprattutto dal punto di vista musicale. Ci siamo conosciuti in parte a scuola, in parte grazie a conoscenze di amici: il tipico caso in cui ci si chiede dove si possa trovare un batterista bravo e ci si ricorda dell’amico dell’amico».

Che genere fate e a chi vi ispirate?
«E’ difficile inquadrare il nostro genere, perché siamo partiti dal punk rock più “semplice”, come alcune canzoni dei Green Day che sono classiche, fino a sviluppare un genere tutto nostro, inquadrabile nel punk con qualche contaminazione noise, derivante soprattutto dal fatto che ci ispiriamo ormai a gruppi italiani come il Teatro degli orrori, Tre allegri ragazzi morti, i CCCP».

Parliamo dell’esperienza Pagella non solo Rock: quando vi siete iscritti pensavate di vincere?
«E’ la nostra terza edizione di Pagella, ma certo non ci aspettavamo un risultato simile! Nel tempo abbiamo scalato la classifica e da essere tra gli ultimi il secondo anno siamo arrivati quattordicesimi. Quest’anno puntavamo certamente alla finale, ma è arrivata la vittoria e non possiamo che esserne felici. Contando che proviamo nel garage del bassista con il rischio di denuncia sempre pendente sulla testa…».

Avete progetti, aspettative nel futuro?
«Anzitutto, la cosa che ci preme più fare è trovare i soldi e un posto buono per incidere un disco. Dopodiché, anche grazie al premio derivante dalla vincita di Pagella, avremo l’opportunità di suonare a Faenza, in un festival molto importante chiamato Mei, il meeting delle etichette indipendenti. Siamo emozionati e siamo pronti per creare un bel progetto da portare avanti assieme!».

Link utili:
The Incertos Facebook
Pagella non solo Rock

Conoscevate gli Incertos? Cosa pensate di Pagella non solo Rock?

 

 

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Categorie: Musica

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