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28 Novembre 2014

Guida per aspiranti comparse

Concludiamo la nostra piccola rassegna di alcuni mestieri del cinema con chi rimane sempre sullo sfondo: i figuranti

G.P.


Quando guardiamo un film, di solito ci concentriamo sugli attori (o sui cantanti nel caso di videoclip), sullo spazio dell’azione, sulle battute. E’ raro prestare attenzione agli sconosciuti che restano sullo sfondo, ai volti per noi anonimi che appaiono anche solo per un secondo sullo schermo, eppure sono fondamentali per la riuscita di qualsiasi produzione che abbia a che fare con una macchina da presa. Stiamo parlando delle comparse.
Sempre più spesso le città si trasformano in giganteschi set a cielo aperto, e Torino non fa eccezione. Molto spesso, i figuranti o comparse vengono scelti tra le persone residenti nella città del set attraverso la selezione dei direttori di casting.
Le candidature avvengono inviando una mail all’indirizzo indicato nei diversi annunci a cui allegare curriculum, documento d’identità, codice fiscale e due fotografie (un primo piano e una figura intera). E poi?
Abbiamo chiesto qualche informazione a una giovane comparsa torinese, Roberto.

Come hai iniziato a fare la comparsa?
«Ho iniziato al liceo con La solitudine dei numeri primi, film girato all’interno dell’Alfieri. Poi ho proseguito sempre per fare esperienza e guadagnare qualcosa»

In che modi trovi le parti? Attraverso siti, passaparola?
«Qualche volta ho visto gli annunci sul giornale. Due volte ho saputo dei casting tramite passaparola. Poi ci sono anche pagine su Facebook che ti segnalano i casting, oppure tramite il sito della Film Commission di Torino che è veramente utilissimo».

Come si svolgono i provini?
«Per la semplice comparsata il provino è veramente molto semplice, tanto che non ha molto senso definirlo provino. Si tratta di fare un paio di foto scattate sul posto, solitamente una frontale intera, una frontale mezzo busto e un profilo, anche se variano molto. Devi presentarti munito di fotocopia di documento d’ identità e codice fiscale Spesso richiedono misure specifiche di pantaloni e scarpe. Solo per i ruoli guardano i curricula e fanno intervista e provino su parte. Per la comparsa bastano le foto».

Prediligi alcuni generi piuttosto che altri?
«Le proposte di lavoro variano a seconda dell’età e del genere, quindi se uno vuole fare esperienza in questo campo accetta tutto quello per quale possa essere adatto. Non puoi fare lo schizzinoso».

Quali sono le capacità necessarie per apparire come comparsa?
«Per la comparsa basta essere fisicamente e fisiognomicamente adatti alle caratteristiche richieste. E avere professionalità, come in tutti i lavori. E’ richiesta massima puntualità, presenza e disponibilità sono imprescindibili in un campo come questo, in cui una volta assunto devi garantire la tua presenza nei giorni richiesti».

Quali consigli daresti a chi vuole cimentarsi in questo campo?
«Fare anche solo la comparsa in un film può essere un’esperienza davvero interessante e appassionante. Vedi i meccanismi dietro le quinte e respiri l’aria di fervore febbrile presente su qualsiasi set. Spesso conosci attori famosi e ne vedi gli aspetti più umani. Per concludere direi che, come ho già detto, la presenza e disponibilità è la chiave per far bene e bisogna armarsi anche di una buona dose di pazienza per i tempi di ripresa che richiedono intere giornate».

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Categorie: Lavoro

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