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6 Marzo 2015

La Mole è un coccodrillo

That’s a Mole! è il concorso per idee creative che invita a dare le più svariate interpretazioni del monumento simbolo di Torino

Claretta Caroppo

L’opera vincitrice dello scorso anno, di Sara Tassan Mazzocco

C’è tempo fino al 3 aprile per partecipare alla seconda edizione di That’s a Mole!, il bando di illustrazione pensato per incentivare le più composite e originali interpretazioni visive della Mole Antonelliana, il monumento simbolo di Torino.
L’idea vincitrice – che riceverà un premio di 1.000 euro – e altri 24 progetti partecipanti saranno esposti in via Montebello, davanti alla Mole, in una mostra esclusiva dal 23 giugno al 7 settembre.
Abbiamo intervistato Neva Frau, direttrice del progetto, che ci ha raccontato da dove nasce questa iniziativa e le modalità di partecipazione.

Come è nata l’idea di That’s a Mole!?
«Da un viaggio con un gruppo di amici a Lisbona, grazie al quale abbiamo scoperto il  Concurso Sardinhas Festas de Lisboa, che invitava a reinterpretare graficamente le sardine, divenute il simbolo della città: il risultato finale è stato che migliaia di sardine colorate riempivano le strade di Lisbona. Il progetto That’s a Mole! prende spunto da lì e si pone come obiettivo un successo simile, nell’incentivare e promuovere l’attenzione culturale e turistica sul territorio torinese. Per rendere realtà il progetto abbiamo dato vita all’Associazione culturale That’s a Mole e iniziato la collaborazione con Fondazione Contrada Torino Onlus e Fondazione Casa di Carità Onlus, che hanno contribuito con le loro specificità alla realizzazione dell’iniziativa».

Un’immagine creativa per il simbolo della città di Torino per eccellenza, come mai?
«La Mole Antonelliana identifica da sempre Torino ed è uno dei monumenti più amati dai torinesi. Proprio per questo abbiamo deciso di dedicarle l’iniziativa, volta a evidenziare il suo legame profondo con i torinesi attraverso la diversità, la bellezza e la pluralità delle opere ricevute. A tal proposito sono molto significative le parole con cui lo scrittore torinese Fabio Geda ha descritto la prima edizione: “Quante facce ha Torino? È un coccodrillo, è una massaia che sbatte la tovaglia, è una Fiat Cinquecento carica di valige e promesse, è un condominio solidale, è una coppia di bambini che gioca al di là del tempo e lo spazio. Torino è – sarà -come la vogliamo, come la immaginiamo”».

Siete alla seconda edizione. Un bilancio dello scorso anno?
«La prima edizione del bando si è conclusa con un sorprendente risultato: sono state raccolte 1.941 opere da tutto il mondo, con 1.110 partecipanti provenienti da 39 paesi diversi. I 25 lavori selezionati sono stati esposti in via Montebello, nel tratto che conduce da via Po alla Mole Antonelliana, nel periodo compreso tra il 20 giugno e l’8 settembre 2014».

A chi è rivolto il bando e come si partecipa?
«Il bando è internazionale ed è rivolto a tutti, senza limiti di età, ed è possibile parteciparvi in modo individuale o collettivo. È richiesto di realizzare con tecnica libera un’illustrazione, un’interpretazione grafica o un motivo decorativo all’interno della sagoma della Mole Antonelliana, fornita in allegato al bando. Ogni partecipante, seguendo le indicazioni presenti nel regolamento, può presentare fino a tre proposte. Teniamo a sottolineare che le candidature al bando dovranno pervenire entro le ore 23.00 del 3 aprile 2015».

Chi giudicherà le opere?
«Gli elaborati saranno valutati da una giuria altamente qualificata composta da esperti nel campo dell’illustrazione, della comunicazione visiva e rappresentanti delle istituzioni torinesi. I nomi saranno comunicati a fine marzo».

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Categorie: Cultura

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