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10 Settembre 2015

Passeggiata in est Europa: cronache di un viaggio poco convenzionale

Come pianificare, gestire ed affrontare con meno di 1.000 euro un itinerario dalle tre repubbliche baltiche al cuore della Russia

Matteo Fontanone

Vilnius, capitale della Lituania

Diciassette giorni, sei città, cinque nazioni, quattro aerei, un traghetto, tanti pullman, treni. Un viaggio nelle terre dell’est Europa può rivelarsi un’esperienza impegnativa, soprattutto se il budget ha un limite e si insegue un’idea di turismo fuori dai circuiti di massa.
Vilnius, Riga e Tallin, la traversata verso Helsinki, infine l’ingresso in Russia: dopo le meraviglie neoclassiche di San Pietroburgo, la passeggiata sulla Piazza Rossa di Mosca come punto conclusivo dell’avventura. Se visto da Google Maps, l’itinerario ha l’aspetto di un ferro di cavallo rovesciato. Il tutto con meno di 1.000 euro, grazie all’universo di offerte, opportunità e promozioni reperibili sul web.

LE REPUBBLICHE BALTICHE
Primo luogo comune da confermare: nei territori così ad est, d’estate, il sole tramonta poco prima della mezzanotte. Secondo luogo comune: nonostante sia estate, nelle repubbliche baltiche fa comunque piuttosto freddo.
Stilare una classifica di quale sia la città di punta fra i tre stati è cosa ardua. Vilnius si presenta come una città benestante e curata, immersa nel verde e rilassante. Riga ha un’aria da capitale, un grosso quartiere moscovita malfamato ma folkloristico e un isolato di palazzi libertyche da solo vale la permanenza.

La capitale lettone Riga

Tallin è una piccola gemma affacciata sul Mar Baltico, zeppa di turisti da crociera che accorrono incuriositi a visitare il centro medievale – esteso e ben conservato – e a mangiare nei mille e uno locali che la animano giorno e notte.
Tutte e tre le città sono a misura d’uomo ma, soprattutto, a misura di giovane. Prezzi modici nei pasti, servizi di bike sharing ottimamente funzionanti, copertura wifi capillare e ostelli economici, puliti, ben posizionati. Due giorni a città sono sufficienti per vivere i ritmi baltici e prendere confidenza con la cartina geografica; il consiglio è quello di privilegiare le passeggiate col naso all’insù ai musei, che non offrono niente di straordinario o imperdibile. Per gli amanti della vita notturna, Riga in particolar modo può essere vissuta fino all’alba. Godetevi la compagnia delle persone conosciute in ostello e, quando rientrate in camerata, fate attenzione a non fare troppo rumore.

HELSINKI E L’EMORRAGIA DEL PORTAFOGLIO
La nota dolente di tutto il viaggio. Intendiamoci: la città è carina, piena di negozietti di design e locali in cui sorseggiare una birra guardando fuori dalla finestra. Sono suggestivi anche gli isolottiche si incontrano arrivando in traghetto, tra l’altro visitabili in mezza giornata di gita.

Il centro medievale di Tallin, capitale dell’Estonia

Il problema, macroscopico e non ignorabile, sono i prezzi. Per un viaggiatore zaino in spalla, è tutto proibitivo e inavvicinabile: 20 euro di pizza, 15 di kebab, 30 per un piatto di pasta. Gli unici ad essere calmierati al resto dell’Europa, ahimè, sono i fast food.
Un’altra particolarità che rende Helsinki decisamente antipatica è l’assenza di ostelli nel centro della città: il consiglio è di affidarsi alle offerte nei tanti siti di booking e trovare un hotel a un prezzo fortemente scontato. Stringete i denti e non rimanete più di una notte.

FINALMENTE LA RUSSIA

Dopo tre ore di treno ad alta velocità San Pietroburgo, per gli affezionati semplicemente Piter, sembra quasi un sogno ad occhi aperti. I palazzi dalle architetture neoclassiche che si stagliano sulla Neva come un dipinto, i montacarichi del porto all’orizzonte, i ponti che collegano le isole, il palazzo dell’Hermitage in controluce. Leggete sulla guida – ma anche Wikipedia va benissimo – qualche cenno sulla storia della cittadina: vi aiuterà a sentirvi più dentro a ciò che vedete e a farvi un’idea di quanto sia stato difficile realizzare una città che nasce e si sviluppa come l’utopia di uno zar, Pietro il Grande, con l’ossessione per l’occidente.
Per quanto riguarda il pernottamento, su Airbnb troverete pane per i vostri denti e, se sarete capaci di una buona ricerca, riuscirete ad accaparrarvi una stanza in pieno centro in un appartamento russo: l’esperienza è impagabile.

San Pietroburgo: l’Hermitage

In ogni caso, la città non è cara: con 10 euro si può mangiare nelle tante trattorie tipiche, ancora frequentate dall’integerrimo popolo russo. In alternativa, il Nevski Prospekt offre tutto ciò di cui avrete bisogno. Nel programmare la giornata al Palazzo d’Estate di Peterhof, mezz’ora di traghetto dall’Hermitage, attenzione a scegliere la compagnia giusta: si rischiano tariffe altissime per un posto in un carro bestiame che puzza di olio e gas di scarico, esperienza senz’altro poco raccomandabile.

A Mosca invece il problema più urgente è la comprensione della lingua, quindi anche la comunicazione con i locali. Mentre a San Piter non era difficile trovare chi parlasse inglese e le indicazioni erano in doppio alfabeto, a Mosca troverete soltanto il cirillico. È consigliabile girare la città con una mappa GPS sullo smartphone, o per lo meno con un’ottima cartina. Qualche volta, è fisiologico, ci si perde, ma le Sette Sorelle (sette orribili grattacieli fatti costruire da Stalin in modo che se ne vedesse uno da ogni angolo della città) vi aiuteranno a ritrovare la bussola.Al contrario di San Pietroburgo, Mosca è una città molto cara: l’ideale per la notte è ancora Airbnb, mentre i pasti possono essere gestiti in maniera diversa. Insomma, avere una cucina a disposizione sarebbe un grosso vantaggio.
In molti sostengono che la capitale russa sia una metropoli pericolosa e losca: niente di più sbagliato, anzi. La presenza delle forze dell’ordinesul territorio è capillare e il russo medio, benché non sia la personificazione dell’amicizia e della fratellanza, sarà generalmente benevolo. La sera, poi, è tutta un’altra cosa.

La Piazza Rossa di Mosca

A chi vuole fare amicizia e aspettare il sorgere del sole sulla Piazza Rossa, Mosca regala un altro volto più mondano, trendy, europeo. Quando l’aereo sarà ormai decollato, vi renderete conto di avere già la malinconia.

PIANIFICARE PRIMA È IMPORTANTE
Già, perché la buona riuscita di un itinerario così variopinto non è scontata.
Innanzitutto, i voli: da Malpensa volare su Vilnius con un low-cost non è affatto proibitivo, mentre per il ritorno da Mosca in Italia conviene dare un’occhiata alle offerte e ai giorni migliori. Solitamente la Air Baltic garantisce prezzi vantaggiosi, ma attenzione alle dimensioni del bagaglio. Per spostarsi da San Pietroburgo a Mosca è indispensabile un volo charter, dodici ore di pullman sanno essere interminabili. È essenziale anche prenotare da casa anche il traghetto che da Tallinn conduce ad Helsinki, per evitare le lunghissime code del porto e magari accaparrarsi qualche buona offerta. I russi hanno l’abitudine di variare i prezzi dei biglietti di giorno in giorno, perciò non dovreste aver problemi a prenotarne uno online dall’ostello.
Ultima, indispensabile raccomandazione: il visto per la Russia. È caro e l’ambasciata in Italia, prima di rilasciarlo, deve attivare una procedura che può durare un mese. Muovetevi per tempo e buon viaggio.

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Categorie: Vacanze-weekend

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