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11 Febbraio 2016

Cinema da Oscar: le verità svelate de La grande scommessa e Il caso Spotlight

Con l’alta finanza e lo scandalo pedofilia nella Chiesa Usa continua la nostra presentazione delle pellicole candidate come Miglior Film

Stella Giorgio  

Il 28 febbraio, data di consegna degli Oscar, si avvicina. Dopo The Revenant e The Martian proseguiamo la nostra piccola guida sui film che potrebbero vincere la statuetta come Best Picture con La grande di scommessa di Adam McKay e Il caso Spotlight di Tom McCarthy, accomunati dallo stesso schema narrativo: un ristretto gruppo di persone destabilizza il sistema svelando verità nascoste.

Brad Pitt ne La grande scommessa

Brad Pitt ne La grande scommessa

A LEZIONE DI CRISI
È possibile coniugare il mondo della finanza con un film? Adam Mckay ci riesce pienamente: lo scopo della pellicola è infatti quello di spiegare in modo efficace e ironico le ragioni e i fatti che hanno causato la crisi finanziaria.
I protagonisti sono un gruppo di personaggi che condividono la stessa intuizione: capiscono che il mercato immobiliare statunitense dei mutui subprime a tasso variabile sarebbe crollato in breve tempo e decidono di scommettere contro le banche. I protagonisti non sono i classici uomini d’affari incravattati e senza scrupoli: la loro costruzione è realistica, vengono dati pochi ma precisi cenni sulla loro storia perché risultino credibili e dotati di spessore morale, anche se rimane difficile empatizzare con loro. Scommettere contro le banche significa schierarsi contro il proprio paese e i suoi cittadini, dopotutto. Il mondo della finanza è raccontato con un ritmo frenetico che ricorda lo stile documentaristico, con rapidi movimenti della macchina da presa, forzati zoom sui volti dei personaggi e immagini di sfondo che descrivono la società americana (traffico, cartelloni pubblicitari, grattacieli, campi di football…).
Un geniale stratagemma mantiene ulteriormente viva la concentrazione dello spettatore, senza mai perdere quell’ironia tetra che caratterizza il film: avete presente la distanza tra spettatori e attori, la quarta parete? Ecco, McKay la rompe, per cui i personaggi si rivolgono direttamente a noi che guardiamo per puntualizzazioni o commenti. In altri casi invitano il pubblico, bloccando il cursus delle vicende, a brevi momenti didattici in cui personaggi dello spettacolo, interpretando se stessi, spiegano concetti finanziari.
Il ritmo serrato e il cast fenomenale (Christian Bale, Steve Carell, Brad Pitt, Ryan Gosling, tutti in un colpo solo!) rendono La Grande Scommessa uno tra i film favoriti agli Oscar, oltre che la perfetta soluzione per una serata al cinema.

Il cast de Il caso Spotlight

Il cast de Il caso Spotlight

SVELARE LO SCANDALO
Il secondo film di cui parliamo è Il caso Spotlight, regia di Thomas McCarthy, in uscita nelle sale italiane dal 18 febbraio.
Nel 2001 un team di giornalisti investigativi del Boston Globe, da poco guidato dal nuovo direttore Marty Baron, inizia un’inchiesta su padre John Geoghan, sacerdote accusato di aver molestato più di ottanta ragazzini. Man mano che le indagini continuano il team di giornalisti, riunito sotto il nome di “Spotlight”, porterà alla luce gli scandalosi rapporti di omertà che si crearono tra avvocati, uomini politici e clero. Una rete silenziosa protesse la diocesi di Boston nel nascondere i casi di pedofilia, perpetrati anche da altri preti, negando così giustizia alle vittime.
Le quattro nomination agli Oscar, tra cui quella a miglior film e regia, e un cast di eccezione (Michael Keaton e Mark Ruffalo in primis) rendono alte le aspettative, avvicinando la pellicola per tema e stile narrativo a capolavori del passato come Tutti gli uomini del Presidente, in cui Dustin Hoffman e Robert Redford portavano alla ribalta il caso Watergate.

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Categorie: Cultura

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