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2 Marzo 2016
Vacanze alternative: campi di solidarietà per l’estate
Coltivare le terre confiscate alla mafia in Italia o aiutare i bambini degli orfanotrofi in India significa arricchire la propria esperienza di vita e il proprio curriculum
Isabella Marchese
Giorni di vacanza “dedicati” agli altri. Un’esperienza umana rivolta a persone svantaggiate, ma utile soprattutto a sé stessi. Un momento di crescita personale, un’occasione di incontro dove conoscere, capire e apprezzare le diversità, sperimentando forme diverse di vita comunitaria.
Parliamo dei campi di lavoro volontario che si possono fare quest’estate da soli o con gli amici, vicino a casa per chi è alle prime armi o un po’ più distanti per chi ha voglia di osare.
UNA VACANZA ALTERNATIVA
Se ti interessa questo tipo di esperienza molte sono le organizzazioni nazionali ed internazionali che propongono nel periodo estivo campi di qualche settimana, in Italia e all’estero.
Partecipare è un’opportunità per entrare in un contesto di vita comunitaria basata sulla condivisione, ma massima deve essere la disponibilità a collaborare e l’adattabilità di ognuno alle situazioni e alle problematiche che si incontrano. E’ importante quindi essere motivati, avere entusiasmo e buona volontà.
COME PARTECIPARE
Generalmente è necessario essere maggiorenni, ma alcuni campi sono rivolti anche a ragazzi più giovani. Gli enti organizzatori offrono vitto e alloggio, mentre sono a carico dei partecipanti le spese di viaggio e l’assicurazione infortuni. Un suggerimento: prima di iscriversi bisogna informarsi bene sugli ideali e i valori dell’associazione che organizza l’iniziativa, per non rischiare di trovarsi in situazioni non condivise.
Le organizzazioni che offrono questo tipo di opportunità in ambito sociale sono davvero molte; per avere un quadro completo di quelle presenti sia in Italia sia all’estero vi consigliamo di consultare on line questa scheda orientativa della banca dati dell’InformaGiovani di Torino.
