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9 Marzo 2016

A tavola con Alice e il Cappellaio Matto

L’artista americana Dinah Fried racconta il legame tra letteratura e cibo attraverso la creazione e la fotografia di piatti da opere famose: perché tutti i personaggi devono mangiare

Gemma De Bernardi

Cosa mangerebbero Oliver Twist o il grande J. Gatsby? Come sarebbe apparecchiata la tavola da tè di Alice nel paese delle Meraviglie? Sono gli originali interrogativi che si è posta l’artista americana Dinah Fried, inventandosi un progetto artistico che unisce letteratura, cucina, fotografia e arte.

La tavola da tè in Alice nel Paese delle Meraviglie

La tavola da tè in Alice nel Paese delle Meraviglie

L’IDEA
Il progetto nasce da un compito all’università: produrre piccoli esercizi di food styling a partire da una fonte letteraria. L’idea è stata poi ampliata dalla stessa autrice che, innamoratasi del progetto, l’ha fatta propria.
Da qui è nato un libro, Fictitious Dishes: An Album of Literature’s Most Memorable Meals, una raccolta di ricette letterarie raccontate tramite fotografie. Un progetto ambizioso, soprattutto se si fa tutto da soli. La grande passione per il cibo di Dinah Fried l’ha trasformata da studentessa in cuoca, art director e fotografa in un solo colpo perché l’artista, partendo dalla descrizione di pasti o cibi nelle opere letterarie, ha cucinato queste ricette preparando una tavola coerente con le atmosfere raccontate e poi fotografando il tutto.
Il risultato è sorprendente e il libro sta avendo un grande successo.

Il povero pasto di Oliver Twist

Il povero pasto di Oliver Twist

CIBO LETTERARIO
D’altronde il cibo piace sempre: che sia raccontato su carta o che venga gustato in qualche ristorante, fa immancabilmente venire l’acquolina in bocca.
Negli ultimi anni lo storytelling sul cibo è cresciuto esponenzialmente. Dai format di cucina in tv, ai libri dalle mille ricette al recente Festival del Giornalismo Alimentare  svoltosi a Torino, cibo e comunicazione viaggiano di pari passo.
Questo non deve stupire: è dall’antica Roma che i banchetti sono occasioni sociali, in cui i commensali discorrevano tra cibo e buon vino. Che sia il tè raccontato in Alice del Paese delle Meraviglie, il pasto dello uomo-scarafaggio di Kafka o il sontuoso buffet descritto nel Grande Gatsby, la ricetta perfetta è capire quale pietanza sia meglio preparare per ogni situazione.
E non vi preoccupate: se vi manca qualche idea, artisti come Dinah Fried vi possono aiutare anche con l’impiattamento.

Il buffet del Grande Gatsby

Il buffet del Grande Gatsby

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Categorie: Cultura

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