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21 Marzo 2016
Europa chiama UniTO, UniTO risponde
In settimana due appuntamenti sull’attuale condizione degli atenei italiani e per rimanere aggiornati sulle questioni europee
Stella Giorgio
Benvenuti al consueto appuntamento del lunedì, per la rubrica delle notizie dall’Università degli Studi di Torino.
È PRIMAVERA IN UNIVERSITÀ
Questa mattina dalle 10 alle 12.30 l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino (Via Verdi, 8), ospita l’evento Per una nuova primavera delle Università, organizzato dalla Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) in collaborazione con Università e Politecnico di Torino.
In tutti gli atenei italiani aderenti si terranno incontri e dibattiti pubblici per elaborare proposte e suggerire idee da trasmettere poi al Governo. Nella mattinata verrà esaminata l’attuale situazione della nostra università: da una parte il suo contributo per l’evoluzione del Paese, dall’altro la carenza di investimenti nella ricerca e nella formazione. I temi trattati saranno Semplificare le regole. Sviluppare la ricerca universitaria e Università e Ricerca: pilastri su cui fondare lo sviluppo sociale ed economico del paese.
TORINO PARLA EUROPEO
Italiano? Inglese? No, il 23 marzo Torino parla europeo. Questo il titolo della giornata dedicata, a partire dalle ore 10 presso il Campus Luigi Einaudi, all’Europa, per promuovere la conoscenza e l’informazione rispetto all’attuale situazione europea e un senso di cittadinanza a più ampi livelli.
Sarà inoltre possibile visitare gratuitamente presso la Main Hall del Campus Luigi Einaudi le mostre L’Italia in Europa – L’Europa in Italia. Storia dell’integrazione europea in 250 scatti e La cittadinanza in Europa dall’antichità ad oggi.
Illustri personalità, tra i quali il Rettore dell’Università Ajani e il sindaco Fassino, apriranno i lavori. A seguire due dibattiti: il primo sul ruolo che gioca l’Unione Europea nella tutela dei diritti fondamentali e nella costruzione di uno spazio pubblico, il secondo sui processi di integrazione, sempre più minacciati da atteggiamenti islamofobici.
