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22 Marzo 2016

The City I like, i ragazzi raccontano la città

Un contest video promosso dal Museo del Cinema invita gli studenti delle scuole superiori a trasportare in immagini il rapporto fra Torino e i suoi abitanti

Alessia Galli della Loggia

Il concorso video The City I like è rivolto agli studenti delle superiori

Il concorso video The City I like è rivolto agli studenti delle superiori

Un concorso video sul rapporto fra Torino e i suoi abitanti. È The City I like, bando di media education rivolto agli studenti delle scuole superiori e nato dalla collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema e Pav Parco Arte Vivente. La scadenza per l’invio dei lavori è prevista per il 10 maggio mentre le votazioni dei video concorrenti saranno chiuse il 1° giugno.
Per saperne di più abbiamo intervistato Roberta Zendrini, organizzatrice del contest.

Quando e come nasce l’idea del progetto?
«Nasce l’anno scorso come progetto di territorio finalizzato al coinvolgimento diretto dei giovani partendo dai programmi educativi di entrambi i musei: produzione audiovisiva e arte contemporanea in relazione alla natura e all’ambiente. La richiesta è quella di realizzare un video amatoriale di produzione autonoma sull’interazione tra ambiente e coabitanti della città di Torino».

Perché la scelta di rivolgere il bando agli studenti delle scuole superiori?
«Come Servizi Educativi del Museo del Cinema abbiamo pensato ai ragazzi delle superiori rispetto a quelli delle scuole medie in quanto le votazioni si svolgono sulla pagina Facebook del progetto e, nonostante il social network sia diffuso anche tra i giovanissimi, ci è sembrato opportuno rivolgere l’attenzione a un target di studenti più grandi».

Come portate avanti la promozione del progetto?
«Andiamo di persona nelle scuole a presentarlo e lo sponsorizziamo sulla nostra pagina Facebook. Abbiamo parlato dell’iniziativa al Bodoni, allo Steiner e al Gioberti, liceo da cui provengono 29 ragazzi che coprono le 200 ore di stage diffondendo il bando, occupandosi del lavoro redazionale e dell’organizzazione per la premiazione».

Avete già riscontrato delle differenze con il bando dell’anno scorso?
«Sì, è cambiato l’approccio a Facebook, che rimane un forte strumento di condivisione, ma non è più così semplice far confluire i giovani sulla pagina. Bisognerà estendere la campagna del progetto e la condivisione dello stesso anche su altri social».

TheCityIlike_striscia

Quali criteri adotterete per la selezione dei due vincitori?
«L’anno scorso abbiamo adoperato non solo criteri basati sull’estetica dell’immagine, ma abbiamo anche premiato la scelta coraggiosa di una location periferica rispetto al centro città. Saranno decretati due vincitori in base al maggior numero di like ottenuti dal video e in base al giudizio dei partner stessi dell’iniziativa».

I premi consistono in un iPad e tre menzioni: perché la scelta di un premio tecnologico ed uno onorifico?
«L’idea è quella di attirare i ragazzi ed essendo un progetto in cui la tecnologia fa la sua parte abbiamo pensato di ricompensarli con questi premi. L’ iPad è donato da Reale Mutua – Agenzia Antonelliana, poi verranno assegnate la Menzione Reale Mutua con un buono acquisto offerto dall’agenzia, la Menzione speciale Centro di Produzione Rai che invita il vincitore ad assistere alle riprese di una produzione tv su un set presso il Centro di Produzione Rai di Torino e infine la Menzione speciale Film Commission Torino Piemonte, con la possibilità di partecipare alle riprese di una produzione cinematografica della città».

Idee per bandi futuri?
«Pensiamo di proseguire con The City I Like e tra giugno e settembre troveremo il tema per ispirare la produzione del prossimo concorso. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo richiesto quali fossero i luoghi in cui i giovani si sentissero a proprio agio in città. Quest’anno il tema è il rapporto tra natura e contesto cittadino, la coabitazione nell’ambiente».

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Categorie: Cultura, Tecnologie

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