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11 Aprile 2016

UniTO: affrontare la depressione e riscoprire Virginia Woolf

Tra gli appuntamenti della settimana una conferenza su una psicopatologia attorno cui esistono ancora fraintendimenti e una rielaborazione teatrale de Una stanza tutta per sé

Stella Giorgio

UNITO29Benvenuti al consueto appuntamento con la rubrica delle notizie dell’Università degli Studi di Torino.

ORIENTAMENTO
Il Dipartimento di Economia e Statistica Cognetti de Martiis organizza da oggi a venerdì 15 aprile un ciclo di lezioni aperte agli studenti triennalisti per i corsi di laurea magistrale in Metodi Statistici ed Economici per le Decisioni, Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio e infine in Cooperazione, Sviluppo e Innovazione nell’Economia Globale.
Mercoledì 13 alle ore 15 presso l’aula B3 del Campus Luigi Einaudi verranno presentate le offerte formative e gli sblocchi professionali dei tre corsi di laurea magistrale.

CHIAMALE SE VUOI DEPRESSIONI
Di cosa parliamo quando usiamo la parola depressione? Lo spiegherà il professor Mario Maj, direttore del Dipartimento di Psichiatria presso l’Università di Napoli SUN, martedì 12 aprile dalle ore 13.45 presso la Sala Principi d’Acaja (Via Verdi, 8) in una conferenza dal titolo La depressione: che cos’è, come nasce, come si affronta, organizzata dalla Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell’Università di Torino.
Tra gli intenti dell’incontro quello di fare chiarezza su una nota psicopatologia attorno alla quale aleggiano ancora confusione e fraintendimenti: un disturbo depressivo si riscontra infatti a partire da precisi indicatori e per la diagnosi non è sufficiente un sentimento soggettivo di tristezza o demoralizzazione.
Si indagheranno le metodologie di cura e trattamento, i fattori protettivi e quelli di rischio e le origini della sindrome, la cui spiegazione va cercata nell’effetto coeso di eventi personali, fattori psicologici e sociali e ovviamente da elementi di natura neurobiologica, sempre più indagati dalle neuroscienze.

SULLE TRACCE DI VIRGINIA WOOLF
“Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé” scrive nel 1929 Virginia Woolf nel suo celeberrimo Una stanza tutta per sé, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile in cui la scrittrice inglese rivendica il diritto di indipendenza e di partecipazione delle donne alla società e al mondo della cultura, plasmato e rappresentato quasi esclusivamente da uomini secondo un’ottica patriarcale.
Giovedì 14 aprile alle ore 15.30, presso la Biblioteca di Scienze Letterarie e Filologiche (Via Bava, 31) verrà presentata una rielaborazione drammaturgica del saggio, ad opera di un gruppo di giovani attori del Liceo Germano Erba, in collaborazione con il Progetto bibliotecario urbano sul pubblico dominio e con ll cortile che non c’è, un esperimento partecipativo di promozione di attività culturali nel cortile della biblioteca.

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