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21 Aprile 2016

Popular Financial Reporting: Torino raccontata dai numeri

Il rapporto appena uscito raccoglie in modo accessibile e semplice i dati caratterizzanti la città: popolazione, investimenti, bilancio, servizi

Ivan Lagrosa

Il Popular Financial Reporting raccoglie i dati più importanti sull'amministrazione della Città di Torino

Il Popular Financial Reporting raccoglie i dati più importanti sull’amministrazione della Città di Torino

Presentato pochi giorni fa alla Scuola di Economia e Management dell’Università che ne ha curato i contenuti, il Popular Financial Reporting di Torino per gli anni 2014-2015 restituisce attraverso i numeri un’immagine completa della città e delle trasformazioni in corso: dai dati demografici alla tutela del territorio, dalle principali aree di spesa del Comune ai servizi offerti ai cittadini.
Si tratta di una forma di rendicontazione sociale diffusa da anni nei paesi anglosassoni, il cui obiettivo è quello di restituire ai cittadini, in modo semplice e accessibile, tutta una serie di dati relativi alla gestione pubblica delle risorse disponibili. Vediamone alcuni.

GRUPPO CONSOLIDATO E POPOLAZIONE
Il documento riguarda il cosiddetto Gruppo Consolidato della Città di Torino, che oltre che al Comune, nel quale sono impiegate circa 10mila persone (di cui ben 6.740 donne nel 2015), comprende la Società di Riscossione Tributi, la Smat, la società di trasporti Gtt, le farmacie comunali, i cimiteri e a molte realtà e fondazioni legate al settore del turismo e della cultura. Il giro di affari che ruota attorno al Gruppo è nell’ordine dei 12 milioni di euro, sia nel 2014 che nel 2015. Con più di 20mila persone occupate, il Gruppo Consolidato del Comune di Torino assorbe quasi il 3% degli occupati nel capoluogo piemontese.
Parlando invece più in generale di popolazione, a fronte di una diminuzione costante del numero di italiani residenti in città, il numero di stranieri è costantemente aumentato: da circa 78mila a 136mila persone in più negli ultimi dieci anni. Le nazionalità più presenti sono, nell’ordine, quella romena, seguita dalla marocchina e dalla peruviana.

ENTRATE E USCITE
La principale voce di entrata per il Comune di Torino è rappresentata dai tributi, con il 59% delle entrate totali. Seguono, con percentuali molto più basse, concessioni edilizie e trasferimenti.
Per quanto riguarda i capitoli di spesa, la voce principale è occupata dalle spese generali di amministrazione, seguita dalla gestione del territorio e dell’ambiente e dalle spese nel settore sociale.
Più nel dettaglio, nel 2014 il Comune ha investito 52 milioni di euro nella cultura, 227 nell’assistenza ad anziani, disabili e, in generale, alla fasce più deboli della popolazione. Nello stesso anno altri 151 milioni sono stati investiti nel campo dell’istruzione; 223 invece sono stati destinati alla cura dell’ambiente in un territorio, quello della città di Torino, che conta circa 21 milioni di metri quadri di verde.

MUSEI E SPORT
Nel 2014 Torino ha contato circa più di due milioni e mezzo di visitatori nei suoi principali musei. Il podio vede al primo posto il Museo Nazionale del Cinema con 600mila visitatori, al secondo posto il Museo Egizio con 567mila biglietti venduti, seguito dal Polo Reale, visitato nel 2014 da circa 480mila persone. Numeri, questi, in continua crescita negli ultimi anni.
Sono invece 168 le strutture comunali dedicate allo sport e al benessere sul territorio cittadino: 64 bocciofile, 26 campi da calcio o calcetto, 25 palestre e 15 piscine per citare alcuni numeri, quelli più rilevanti di questo settore.

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Categorie: Cultura

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