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1 Giugno 2016

Giovani candidati a Torino: Alberto Saluzzo

Studente 24enne nella lista Pd, è l’ultimo aspirante Consigliere Comunale under 35 a cui rivolgiamo le nostre domande

Ivan Lagrosa

Alberto Saluzzo del Partito Democratico

Alberto Saluzzo del Partito Democratico

Vicepresidente della Consulta Regionale dei Giovani, Alberto Saluzzo ha 24 anni ed è il più giovane candidato del Partito Democratico per il Consiglio Comunale, a sostegno della rielezione a Sindaco di Piero Fassino.

Come e quando ha cominciato a fare politica? Perché ha deciso, così giovane, di impegnarsi direttamente per la città?
«Ciò che mi ha spinto a fare politica, fin dai 18 anni quando sono stato eletto Consigliere di Circoscrizione, è la constatazione che non cambierà niente se non siamo noi i primi a impegnarci perché le cose cambino. Abbiamo il 42% di disoccupazione giovanile e quel 60% che lavora non è così tanto soddisfatto del lavoro che fa e del percorso che ha intrapreso. Dobbiamo prendere atto del fatto che molti ragazzi vanno all’estero perché in altri contesti danno più valore all’impegno delle persone, alle loro capacità. Noi viviamo invece una situazione nella quale molti ragazzi fanno tanti sacrifici senza ottenere un ritorno. Abbiamo bisogno di tanti cambiamenti, a partire da un sistema economico che guardi all’innovazione, valorizzando molto più la persona. Dal co-working ai sistemi di car- sharing, queste innovazioni hanno fatto la fortuna della Silicon Valley. Dobbiamo riuscire a costruire anche nelle nostre realtà tutti quei hub in cui le persone si incontrano, discutono, si scambiano esperienze di vita e dove quindi la persona assume un valore importantissimo proprio perché si relaziona con gli altri. Non mi interessa fare politica in generale, mi interessa ottenere dei risultati».

La disoccupazione giovanile ha tassi elevatissimi in tutta Italia. Ci sono misure che possono essere prese anche a livello locale? Quali?
«É fondamentale pensare che oggi la società è cambiata e noi siamo diventati imprenditori di noi stessi. Anche quando cerchiamo di essere assunti presso un’azienda dobbiamo riuscire a trasformarci in quella figura professionale che l’azienda cerca. Per quanto concerne le misure che possono essere prese a livello comunale, dobbiamo riuscire in tutti i modi a creare un florido sistema di piccole e medie imprese che comincino ad assumere. La prima misura che sarebbe necessaria in questo senso è quella di mettere in piedi un sistema di micro-credito comunale, con un massimo di 5mila euro per azienda, attraverso il collegamento con un fondo di garanzia per il micro-credito che ha avviato il Governo. L’obiettivo è quello di facilitare soprattutto le piccole imprese nel loro processo di crescita economica. Questo provvedimento le aiuterebbe nella realizzazione di piccole azioni importanti ma che spesso mancano: dal sito internet a una attività di marketing. Un’altra cosa che vorrei fare per la fascia giovanile è quella di puntare sul co-working con un doppio bando: uno rivolto a tutti i settori di co-working che sono presenti a Torino e l’altro individuale per tutti i giovani torinesi che vogliono andare a lavorare presso una realtà co-working, in modo che il Comune paghi loro una quota rilevante del prezzo di affitto dello spazio».

Settore economico a parte, c’è una battaglia a cui tiene particolarmente e che, nel caso venisse eletto, porterà avanti come priorità?
«Il teatro! Tantissimi giovani sono attori, scenografi, sceneggiatori, drammaturghi. Torino è tra le città italiane con più persone che sono legate al mondo del teatro e nella quale però molte compagnie non hanno spazi da adibire a sale prove o non sanno dove esprimere il loro talento. Il mio impegno sarà quindi rivolto a far sì che il teatro si affermi sempre più quale strumento di comunicazione e di cultura nella nostra città».

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Categorie: Ambiente

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