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1 Giugno 2016

Marilyn e l’Oriente dei Beatles: due nuove mostre a Torino

Da oggi a Palazzo Madama e al Mao si racconta la vita della più famosa attrice della storia e l’influenza del gruppo inglese sulla nostra immagine dell’Asia

Isabella Marchese e Silvia Bruno

Oggi, aprono a Torino due mostre legate ad altrettanti nomi-simbolo del Novecento: Marilyn Monroe e i Beatles, in modo diverso testimoni di anni di cambiamento importantissimi nella storia culturale del XX secolo. All’attrice americana Palazzo Madama dedica una retrospettiva che racconta la sua vita attraverso oggetti personali e legati al cinema, mentre il Mao – Museo d’Arte Orientale parte dal famoso viaggio in India del gruppo inglese per raccontare il rapporto fra Oriente e Occidente.

One of the best things that ever happened to me is that I'm a woman. That is the way all females should feel. Marilyn Monroe

“One of the best things that ever happened to me is that I’m a woman” Marilyn Monroe

MARILYN: DONNA E DIVA

Una mostra per i 90 anni che avrebbe compiuto il 1° giugno: è così che Torino celebra Marilyn Monroe. In anteprima italiana, Marilyn Monroe – La donna oltre il mito si può visitare a Palazzo Madama da oggi fino al 19 settembre.

Una grande retrospettiva che ripercorre la vita della diva hollywoodiana, attraverso 150 dei suoi oggetti personali, molti dei quali provenienti dalla sua casa di 5th Helena Drive in Brentwood, California e lasciati al suo maestro di recitazione e mentore Lee Strasberg. Abiti, accessori, lettere, documenti, meravigliose foto inedite e non di illustri fotografi, filmati e documentari. DSCN3802C’è anche il famoso abito a pieghe bianco del film Quando la moglie è in vacanza. Piccoli e grandi dettagli che raccontano la vita della celebre attrice statunitense, morta nell’agosto del 1962, a soli 36 anni.

Quando si parla di lei, tutti sanno chi è la bionda esplosiva che ha fatto della sua seduttività la bandiera del suo diritto alla femminilità: “I’m very definitely a woman and I enjoy it”. Il suo sorriso, il suo volto e il suo vestito ormai iconico è ben presente nella mente di milioni di persone di generazioni e nazionalità diverse.

Ad accompagnare la mostra un famoso servizio per Vogue intitolato The last sitting di Bernt Stern che la ritrasse poco prima della morte e il quadro di Andy Warhol Four Marilyns.

 

MaoBeatlesL’ORIENTE E I BEATLES

Nel 1968 i Beatles, all’apice del loro successo, si recano in India con fidanzate e amici nell’ashram di Maharishi Mahresh Yogi, per un corso di meditazione trascendentale. L’incredibile risonanza mediatica di quel viaggio (documentato anche da uno speciale della Rai) contribuisce a diffondere in tutto il mondo la moda delle religioni e filosofie indiane, creando nella nascente cultura di massa un’immagine dell’Asia non sempre fedele alla realtà. Tutto questo e molto di più si ritrova nella mostra Nothing is real – Quando i Beatles incontrarono l’Oriente, creata da Luca Beatrice e aperta al Mao Museo d’Arte Orientale da oggi al 2 ottobre.

Mao-JL

Il vestito comprato da Jonh Lennon in India

In un percorso che mescola continuamente cultura alta e cultura bassa, si resta affascinati e incuriositi da centinaia di oggetti che documentano il viaggio dei Beatles (immaginate John Lennon comprare un vestito di seta), ma anche delle migliaia di giovani che dopo di loro andarono in India alla ricerca di una filosofia di vita lontana dagli standard occidentali.

La mostra inoltre coinvolge tutti i sensi, con stoffe, suoni e profumi che accompagnano il visitatore fra memorabilia di allora e opere d’arte contemporanea ispirate all’Oriente, sempre a cavallo tra divinità e cultura pop, misticismo e controcultura, a testimonianza di un fervento intellettuale che all’epoca in Italia vide protagonisti anche personaggi come Fernanda Pivano.

 

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Categorie: Cultura

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