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9 Giugno 2016

I Twee, da Torino alla conquista della musica

Intervista al gruppo che, dopo concorsi e talent, sta portando i propri singoli al successo nazionale, nella consapevolezza che Sanremo non sia l’unica strada

Alessia Galli della Loggia

I torinesi Twee

I torinesi Twee

I Twee sono cinque ragazzi torinesi – Giorgia Ruggeri (basso), Margherita di Saint Pierre (batteria), Nadia Gai (voce), Angelo Troiano (chitarra) e Gianluca Leo (chitarra) – che stanno salendo alla ribalta nazionale con la loro musica indie/pop rock. Non dovrete aprire le orecchie per ascoltarli, ma gli occhi per leggerli, nell’intervista che Digi.TO ha fatto loro.

Quando e come nascono i Twee?
Giorgia: «Ci siamo formati circa tre anni fa e il nostro unico intento era quello di divertirci. Pian piano, da semplice gruppo di amici, grazie all’incontro con il nostro attuale produttore Marco Vipiana, ci siamo trasformati in un vero e proprio progetto con l’obiettivo di vivere di musica».

Vincitori del concorso Moov per band emergenti, singolo in rotazione su Mtv, iTunes e Spotify, secondo posto al Radiocapital Capitalent 2016 … qual è il segreto del successo?
Margherita: «Magari ci fosse un segreto per il successo! Da quando abbiamo iniziato a suonare abbiamo capito che bisogna sperimentare e mettersi in gioco il più possibile. Dare modo alle persone di ascoltare quello che si fa, senza paura, accettando critiche e consigli, ma rimanendo sempre fedeli al proprio modo di essere e agli obiettivi prefissati. Una cosa fondamentale è avere sempre davanti a sé l’obiettivo ultimo, procedendo per gradi».

Due brani che vi hanno portato vittorie e soddisfazioni sono i singoli Every Week e Clouds…
Nadia: «Spesso ci chiedono quando uscirà il nostro album o se abbiamo un EP da vendere ai concerti e noi rispondiamo sempre di no. Questo perché stiamo cercando di sfruttare ogni brano che facciamo uscire al massimo delle sue potenzialità. Finora ogni singolo ci ha premiati e resi orgogliosi e abbiamo quindi compreso la strada che intendiamo seguire, almeno nell’immediato: scrivere altri brani così, allegri e freschi, che facciano divertire».

Avete un’agenda ricca di impegni: quali i prossimi eventi?
Angelo: «Sì, abbiamo alcuni bellissimi eventi in programma quest’estate. Sabato 11 giugno suoneremo allo Juventus Stadium per la J Medical Run, il 24 giugno saremo a Carmagnola e l’8 luglio ci aspetta uno dei nostri eventi preferiti, l’iScream Festival a Poirino. Aggiorniamo sempre la nostra pagina Facebook per dare informazioni aggiuntive, quindi consigliamo di rimanere sintonizzati».

Nel tempo libero invece a quali hobby vi dedicate?
Gianluca: «Ognuno di noi ha ovviamente diversi interessi, ma sicuramente siamo tutti d’accordo nel dire che lo sport non è propriamente un nostro hobby! Siamo un gruppo da divano, film e tisana. Alcuni di noi hanno fatto l’Accademia delle Belle Arti o Design al Politecnico e quindi mostre ed eventi artistici in generale sono all’ordine del giorno, così come il disegno e la grafica. Ci piacciono le serie tv e il cinema, amiamo ascoltare le vecchie hit degli anni ’90, mangiare possibilmente tutti insieme, uscire con gli amici, tutte cose normalissime. Forse l’unica cosa un po’ strana è una delle passioni che ha la nostra cantante: pulire la casa».

Sono vere le voci su una partecipazione a Sanremo?
Nadia: «Sì, abbiamo provato ad entrare a Sanremo l’anno scorso, ma ci siamo resi conto che è una strada che non ci appartiene, soprattutto perché cantiamo soprattutto in inglese. Siamo più un gruppo da concerto, ci piace conquistare pubblico piano piano, suonando tanto e pensiamo che questo sia il modo migliore per noi per farci conoscere rimanendo noi stessi».

Un consiglio a chi, come voi, vuole fare di un sogno la realtà?
Giorgia: «Non possiamo dire di aver raggiunto il nostro sogno, ma abbiamo fatto grandi passi in tale direzione e ci sentiamo di poter dire che, se siamo arrivati fino a qui, è perché abbiamo lavorato duramente, con professionalità e senso critico, con obiettivi precisi e tanta ambizione. Bisogna prima di tutto crederci e avere passione per quello che si fa».

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Commenti (1)

  1. Enrico ha detto:

    Sono bravissimi,e nei concerti danno il meglio. Consiglio di andarli a sentire e vedere nei loro concerti live.

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