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10 Giugno 2016
Architettura e identità sociale al Politecnico
La prossima settimana al Castello del Valentino si discute di patrimonio culturale, territorio ed effetti architettonici sulla società partendo dall’analisi di numerosi esempi della Cina
Alessia Galli della Loggia
Bentornati nello spazio di Digi.TO dedicato al mondo del Politecnico di Torino, su cui è possibile essere aggiornati anche su Facebook.
LA TUTELA DEL PATRIMONIO: “MONUMENTO”, CITTÀ, TERRITORIO
È il titolo del corso di eccellenza che prevede due date: il 13 giugno alle 14 presso la Sala della Caccia del Castello del Valentino si terrà un seminario preparatorio per i dottorandi partecipanti con gli interventi dei Proff. Andrea Longhi (Storiografia archeologica, archeologia urbana e studi urbani) e Chiara Devoti (Archeologia, architettura e museografia). Stessa sede per la lezione Colosseo e dintorni. Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, che avrà luogo il 15 giugno alle ore 09.30 con il Prof. Daniele Manacorda, Università degli Studi Roma Tre, ordinario di Metodologia della ricerca archeologica.
UNO SGUARDO ALL’ORIENTE
Il ciclo Lezioni di Architettura Costruzione Città propone New Towns Planning and Urban Design In China per la conferenza del 14 giugno che avrà luogo nell’Aula Magna della sede del Lingotto alle ore 13.
Zhonge Ge (Tsinghua University, Beijing) illustrerà la crescita urbana e il progetto delle metropoli nella Cina contemporanea. Interverranno Michele Bonino (PoliTO, Torino), Florence Graezer Bideau (Epfl, Lausanne) e Lorenzo Gonzo (Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale).
CHINESE NEW TOWNS PROJECT
Restiamo in Cina per partecipare al seminario che si occuperà di come la forma fisica delle nuove città cinesi faccia trapelare processi sperimentali di negoziazione della cittadinanza e di costruzione dell’identità sociale. L’incontro del 15 giugno alle ore 10 presso lo Spazio Cina (Castello del Valentino) rientra nel progetto di ricerca Chinese New TOwns (CeNTO), dove ritroviamo i professori Zhong Ge, Florence Graezer Bideau e Yves Pedrazzini (Epfl, Lausanne).
