Home » Sport » Italia-Spagna in un centro commerciale, fra battute e festeggiamenti

28 Giugno 2016

Italia-Spagna in un centro commerciale, fra battute e festeggiamenti

Con alcuni tifosi davanti a un maxischermo: le previsioni, la gioia del vantaggio, la scaramanzia, la sofferenza fino al fischio finale e i caroselli per le strade

Alessia Galli della Loggia

Ieri abbiamo visto Italia-Spagna in un centro commerciale

Italia-Spagna in un centro commerciale

Ieri all’Auchan di corso Romania è stato allestito un maxischermo per vedere il match degli azzurri agli ottavi di finale degli Europei con la Spagna. Digi.TO era presente per respirare l’aria del tifo all’italiana.

I PRONOSTICI PRIMA DELLA PARTITA
Mentre il bar sistema tavolini e sedie per gli spettatori, intervistiamo qualche tifoso nel prepartita. A mezz’ora dall’inizio del match l’affluenza è scarsa: qualche anziano signore seduto a gustarsi un tè freddo, due signore che chiacchierano davanti a un caffè e un ragazzo appoggiato al bancone. Ma in pochi minuti il punto di ritrovo per gli amanti del pallone si popola.
Tutti gli intervistati sono sicuri di passare il turno, nonostante gli esperti di calcio non ci sperassero più di tanto, vista la bravura in campo della Spagna: Tony, 70 anni, ex meccanico, prevede un 1-0 con gol di Zaza: «Sono fiducioso. Anche perché siamo qui per guardare solo che vinca! », dice sorridendo. Michael, 23 anni, studente di Giurisprudenza, pensa a un probabile pareggio: «La Spagna andrà subito in vantaggio con Morata, dopo Insigne provvederà al pareggio. Finiremo ai rigori». Poi i due pronostici che si sono realizzati, uno per il nome del calciatore che ci ha portato al primo goal, l’altro per il risultato: a farli due persone con lo stesso nome, Giuseppe, rispettivamente 40 e 48 anni: il primo, client manager, crede nel 2 a 0 dell’Italia. Il secondo, rappresentante di cosmetici, punta tutto su Chiellini.

IL PRIMO TEMPO
Ore 18, fischio d’inizio. Silenzio durante i primi minuti, forse per scaramanzia, o magari per evitare di pronunciarsi su un match così impegnativo. Con l’avanzare della lancetta però si percepisce già il profumo della vittoria grazie alla grinta della nazionale: la Spagna tenta di metterci in difficoltà, ma gli azzurri tengono testa. I commenti dei tifosi restano ancora pacati tra esortazioni e consigli per l’arbitraggio: «Passala, occhio dietro, corri, tira!».
Poi arriva il 33′: segna Chiellini, difensore della Juventus nel campionato italiano. E lì i primi festeggiamenti: abbracci, brindisi, cori, sciarpe sventolate all’aria. L’esultanza non manca, ma i tifosi sanno che c’è ancora molto da giocare.
Durante la pausa tra i due tempi alcuni ne approfittano per guardare qualche vetrina del centro commerciale, altri rimangono ai tavolini a commentare la partita con i presenti. C’è positività.

IL SECONDO TEMPO
Tutti puntuali all’appello per il secondo tempo, dove un arbitraggio non favorevole fa animare i tifosi, molti i falli non fischiati, per esempio uno dello spagnolo Piquè (proprio lui, il marito di Shakira, «Fortunato ad avere una donna così», esclama un ragazzo) sul nostrano Éder, che cade a terra ricevendo un colpo con la scarpa tacchettata. Ma l’arbitro turco non ne vuole sapere, manda avanti il gioco e mette a tacere ogni protesta. In questa parte dell’incontro gli azzurri sono schiacciati nella propria metà campo cercando di difendere la porta dagli avversari, in particolare Gigi Buffon, che si tuffa in parate straordinarie.
Nel frattempo l’inquadratura ritrae Bobo Vieri accompagnato da un’affascinante signorina che lo guarda ammiccante: la scenetta scatena i commenti dei presenti, tra risatine e «Quante ne sa il bomber!» ma, neppure a farlo apposta, ecco che rientrano le mogli dei presenti, che fino a quel momento avevano approfittato della partita per farsi un giro tra negozi e supermercato. All’improvviso tutto tace e si riprende l’attenzione sulla partita. Al 91′ Pellè gonfia

La festa in centro

La festa in centro

la rete ed è subito festa: «Allora alla fine Maradona non è meglio di Pellè!». Fischiata la conclusione della partita, tutti si apprestano a uscire per tornare a casa… o no?

I FESTEGGIAMENTI
Per alcuni è obbligatorio andare a festeggiare! Essendo lunedì e ora di cena i tifosi più esaltati non possono dar sfogo pienamente all’esultanza, le piazze non sono piene di gente, ma per le vie risuonano comunque clacson e trombette. I più organizzati girano con le bandiere che sventolano fuori dai finestrini, inno nazionale nelle casse e volti pitturati del tricolore.
Sabato per i quarti di finale giocheremo alle 21 contro la Germania e, se tutto andrà come si spera, si festeggerà come si deve.

 

 

 

Tag: , , , , ,

Categorie: Sport

Lascia un commento