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16 Novembre 2016

Professione: scrittore di guide turistiche

La responsabile editoriale della Touring Editore racconta a Digi.TO il lavoro di chi ci consiglia che cosa possiamo fare e vedere quando viaggiamo, fra passione e autorevolezza

Gemma De Bernardi

guide turistiche

Che vi piaccia girare il mondo o spostarvi per una breve gita, un oggetto sarà probabilmente al vostro fianco: la guida turistica. Non ha importanza se cartacea oppure online, perché quando visitiamo abbiamo sempre bisogno di informazioni e consigli, specie se all’estero. Come funziona però il lavoro di chi scrive una guida? Quali criteri e parametri deve seguire? Quanto possiamo fidarci dei suoi consigli?
Alle domande di Digi.TO risponde Cristiana Baietta, responsabile editoriale della Touring Editore.

Che tipo di requisiti vengono richiesti a chi deve scrivere una guida turistica? Quali competenze e profili professionali ricercate?
«Da un punto di vista molto generale, allo scrittore di guide è richiesto un profilo culturale ad ampio spettro, una buona scrittura abbinata alla capacità di sintesi e un saper viaggiare consapevole e professionale. In più, una rete di contatti possibilmente locali è utile per organizzare i viaggi e per scoprire le novità, ma anche per supplire alle informazioni che da soli, sarebbero difficili da reperire. Scendendo nel dettaglio delle guide Touring, l’autore deve avere una discreta competenza di arte, storia e ambiente. Naturalmente, è data per scontata una certa specializzazione in una o più mete di riferimento, delle quali si mantiene il “polso” tenendosi costantemente aggiornato. Infine, l’autore dev’essere curioso e attento a saper cogliere i cambiamenti e l’umore del luogo di cui scrive».

Da un punto di vista narrativo, invece, che stile e quale tono deve mantenere lo scrittore?
«Un aspetto importante per lo scrittore di guide è l’equilibrio tra oggettività e passione. Il difficile risiede nella capacità di fornire una narrazione non asettica, dalla quale possiamo capire le scelte dell’autore e dell’editore, che sia nello stesso tempo autorevole. Sono passati i tempi in cui le guide turistiche fornivano resoconti oggettivi ed esaustivi di una meta, stilando cataloghi di bellezze e attrazioni. Oggi i lettori si aspettano estrema cura e particolarità: d’altro canto sono ormai abituati a una fruizione della materia turistica molto più partecipata, ad esempio sui social».

Come si garantisce quindi la validità di una guida turistica?
«Due sono i requisiti per una guida “valida”: autorevolezza sia dell’editore che dell’autore e cicli di aggiornamento frequente. Ad esempio per la collana delle Guide Verdi il Touring ha scelto di pubblicare in una sezione dedicata del suo sito gli aggiornamenti delle notizie pratiche delle guide che escono ogni anno in nuova edizione, accessibili con un codice apposito a chi ha acquistato la guida. Si tratta di informazioni su uffici dedicati, orari di visita, alberghi e ristoranti».

Qual è la vostra guida più richiesta e più stampata e quali sono invece secondo Touring Editore due mete imperdibili del 2017, sia in Italia che in Europa?
«La guida di maggior successo è senza dubbio il titolo Sicilia, una delle mete italiane che per il prossimo anno consigliamo di visitare insieme all’Umbria; all’estero la Croazia e il Portogallo».

 

 

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Categorie: Lavoro

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