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24 Novembre 2016

Un flash mob contro la violenza sulle donne

Domani è la Giornata Internazionale contro gli abusi sulle donne e sabato 26 in piazza San Carlo a Torino l’Associazione Laima invita a un momento di riflessione

Gemma De Bernardi

Chi partecipa al flash mob di sabato è invitato a portare dei fiori rossi

Chi partecipa al flash mob di sabato è invitato a portare dei fiori rossi

Quest’anno il Black Friday cade domani 25 novembre, la stessa data della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ma in questo caso non esistono sconti. Secondo i dati dell’ultimo rapporto Istat, pubblicati nel 2015, quasi sette milioni di donne in Italia hanno subito forme di violenza nel corso della loro vita. Un tema più attuale che mai e necessita di visibilità e informazione.
Per questo sabato in Piazza San Carlo dalle 14,30 è in programma un flash mob organizzato dalla rete di Non Una Di Meno, promotrice internazionale delle manifestazioni in tutto il mondo, e dall’Associazione Culturale Laima, di cui Digi.TO ha intervistato la presidente Morena Luciani.

La sua associazione pone al centro la figura femminile della nostra epoca: quali sono oggi le tematiche più urgenti da affrontare in Italia?
«Ci sono delle priorità di ordine sociale e politico che richiedono risposte urgentissime, come il problema dei medici obiettori negli ospedali, gli sconti sulle pene per femminicidio giustificate dall’infermità mentale o dal “tradimento” della vittima, i tagli ai centri antiviolenza. Altre che sono di ordine culturale, prodotte dal pensiero dominante, che sostengono e promuovono il valore della violenza, facendoci vivere in un mondo fintamente neutro. Usiamo un linguaggio sessista, studiamo una storia sessista e come spiega bene Mary Daly [teologa, filosofa e femminista radicale americana, NdR], alle bambine e ai bambini continua a essere inculcato il sistema di dominio Dio/Uomo su tutti gli esseri della Terra, per non parlare poi di come tutto questo venga veicolato nei messaggi mediatici».

Qual è il contributo di Laima al flash mob di sabato in Piazza San Carlo?
«Dopo quello dello scorso 2 giugno organizzato da Se Non Ora Quando, nel quale abbiamo portato i nostri tamburi, i nostri canti, i simboli che rappresentano per noi il messaggio che vogliamo diffondere nel mondo, abbiamo sentito forte il bisogno di tornare in piazza e di gestire un evento con le nostre modalità. Poi è arrivata la notizia che lo stesso giorno a Roma ci sarebbe stata la grande manifestazione nazionale Non Una di Meno, così abbiamo deciso di aderire al loro progetto e di proporre una cosa qui a Torino. Non potendo spostare tutto il nostro gruppo, si è preferito lavorare sul nostro territorio».

Come e in che modalità sarà strutturata la giornata del 26 novembre a Torino? Che momenti di riflessione comune proporrete?
«Non svelo la struttura dell’evento perché ci piace l’idea dell’effetto a sorpresa. Noi lavoriamo da anni su modalità di azione non patriarcale, amiamo creare momenti collettivi di condivisione profonda attraverso la comunicazione simbolica e la creatività. Desideriamo che le persone vivano esperienze empatiche che a me piace chiamare ad alto voltaggio emotivo: sono situazioni che le donne sanno creare molto bene quando cooperano a un progetto comune».

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Categorie: Cultura

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