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6 Dicembre 2016

Essere giovani imprenditori a Torino

Sogni, difficoltà e consigli dei proprietari under 35 di alcune attività aperte negli ultimi anni nella zona universitaria del centro

Alessia Galli della Loggia

In tempo di crisi è difficile lanciarsi in attività in proprio, cercando di conciliare cavilli burocratici e idee innovative. Da dove bisogna partire? Che cosa spinge i giovani a seguire i propri sogni senza lasciarsi frenare dal rischio del fallimento? Ce lo facciamo raccontare da tre giovani che quel sogno lo ha realizzato.

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Luca Muolo nella sua paninoteca

PANINI, PANINI, PANINI
Luca Muolo ha 33 anni ed è titolare di una paninoteca in via Sant’Ottavio. Il suo progetto è nato nella primavera del 2014, perché si è liberato un negozio accanto alla copisteria che aveva già: «L’inaugurazione è stata il 6 ottobre 2014. La clientela si differenzia in base alle fasce orarie e ai giorni della settimana: durante il periodo delle lezioni è prettamente universitaria e durante i festivi sono turisti in visita alla Mole o in giro per il centro».
Non nega comunque che ci siano stati dei problemi, legati soprattutto all’inizio dell’attività: «Intraprendere un lavoro in proprio non è facile: non ci si limita alle semplici ore a contatto con il pubblico ma è necessario pensare agli ordini, al personale, al menù, alle pulizie straordinarie, insomma a tutto quello che riguarda la gestione. Abbiamo avuto anche problematiche per le autorizzazioni speciali che ci occorrevano, arrivate dopo 2 anni».
Alla fine comunque Luca pensa che se ci si impegna e si crede nel proprio progetto si ottengono solo soddisfazioni, invece molti rinunciano a intraprendere una carriera da imprenditore perché è più facile fare il dipendente e avere una busta paga a fine mese. «E’ vero anche che non siamo in un paese meritocratico ed è difficile poter dimostrare quanto vali – conclude – ma se hai buona volontà si hanno ottimi risultati».

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Cristina Barbero (al centro) e i suoi soci

NON SOLO FOTOCOPIE
Cristina Barbero, classe 1983, ha invece una copisteria in corso San Maurizio aperta nel 2012 e negli ultimi anni ha affrontato varie difficoltà legate alla chiusura di Palazzo Nuovo per l’amianto: «Col tempo ci siamo reinventati diventando anche un centro di grafica, cartoleria, stampa magliette ecc.., in modo da poter lavorare con più utenze. Così facendo accontentiamo mamme, studenti e liberi professionisti».
Sono 4 soci più alcuni collaboratori e hanno un punto vendita anche in via Verdi. «Lavoriamo bene perché siamo un team affiatato – ci dice – come ultimo progetto adesso stiamo realizzando un sito dove si potranno mandare on line le tesi per la stampa, con spedizione in tutta Italia».

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Francesco Clemente (a sinistra) e i suoi soci

CAFFÈ ED ETICA
Il terzo giovane imprenditore che incontriamo è Francesco Clemente, 27 anni, proprietario di un locale in piazza Santa Giulia: «Il progetto della nostra caffetteria etica/artistica nasce dal desiderio di tre ragazzi di mettersi in gioco, ricreando uno spazio al centro di Torino dai forti richiami green e proponendo nostre produzioni legate al panorama fairtrade/bio/veg». Il locale apre i battenti il 15 luglio 2016, con un’inaugurazione accompagnata da musica live. La clientela è variegata: studenti universitari e non, trentenni, pensionati in cerca di un buon caffé, famiglie e bambini meravigliati dalla betulla, protagonista del locale.
Anche per Francesco i maggiori problemi arrivano dalla burocrazia, dai costi gestionali dell’attività; inoltre lamenta l’assenza di forme di supporto per giovani imprenditori che come lui con coraggio sfidano questo periodo iniziando una nuova attività in Italia e per questo consiglia di puntare all’estero. Un altro avvertimento importante è «essere pronti a vedere più uscite che entrate, specie agli inizi e iniziare a gestire un’unica sede della propria attività. Una volta che il concept è chiaro e supportato da una clientela costante è possibile allargarsi con nuove filiali – conclude – alle quali risulterà più semplice dare un’impostazione già studiata e limata».

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Categorie: Lavoro

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