Home » Ambiente » Natale: love it or leave it

21 Dicembre 2016

Natale: love it or leave it

Le feste natalizie sono alle porte, a voi qualche ironico consiglio per affrontarle al meglio

Stella Giorgio

Finalmente è tornato il Natale.
C’è chi attende il cenone della Vigilia insieme alla propria famiglia, chi pregusta la colazione a base di pandoro, chi ha già acquistato un romanzo da leggere in tutta calma durante le vacanze.
Ma state attenti, cari lettori di Digi.To! Anche l’atteso Natale, come sicuramente già sapete, nasconde in sé aspetti poco gradevoli.

IL RITORNO DELL’EROE
Lo studente fuori sede doc torna a casa il giorno 23. Nel bagaglio a mano pochi vestiti e una mole di manuali da studiare per preparare la sessione invernale con l’imperativo morale di studiare tantissimo.
Povero stolto.
Non lo sa che il rientro a casa a Natale è una specie di ritorno nell’utero di mammà e che i libri, così come posizionati in valigia all’andata, torneranno al ritorno.
Si prepari quindi il nostro studente a riapprendere tutte quelle comode abitudini disimparate nella vita di universitario sregolato: il caffè pronto la mattina, i vestiti stirati, le sedute di gioco con l’Xbox, i pranzi e le cene regolari con tanto di digestivo.
L’argomento “pasti” in tempo natalizio è chiaramente associato a un numero di variabili che cambia in funzione degli zii, cugini, nonni, nipoti, vicini di casa, amici di amici, che ritroverete a tavola.
A questo proposito, avete preparato con cura la scena di svenimento da mettere in atto quando vi chiederanno dov’è la vostra dolce metà oppure quanti esami vi mancano alla laurea?

NO AI REGALI. ANZI SÌ
Quest’anno niente regali!
Quante volte lo avete pensato?
Sembravate così convinti, eppure nemmeno stavolta ha funzionato. Così la mattina della vigilia siete colti da un attacco di panico e da un senso di congelamento.
Cosa prendo a mio padre? E ai miei amici?
Un consiglio è quello di acquistare i regali che voi stessi vorreste ricevere, in questo modo il vostro dono sarà davvero personale e fatto con attenzione. L’idea di regalare a vostro padre quei bellissimi orecchini che ammirate sempre in vetrina è comunque da valutare con coscienza.
Dissociati da voi e dalla realtà vi ritrovate nel pomeriggio del 24 dicembre a penzolare come anime perse per via Garibaldi alla ricerca dei regali perfetti: utensili utili e funzionali nella vita di tutti i giorni.
Ma finite per comprare candele, sciarpe e saponette profumate.

GLI ADDOBBI
L’albero di Natale è il miglior oggetto da tenere in casa.
Questa frase è valida solo fino al 25 dicembre. Già nel giorno di S. Stefano la vista delle lucine colorate del vostro albero vi trascinerà in uno stato di trance che vi farà ripetere in testa frasi ansiogene: Natale è già passato, dovrei aiutare i miei genitori che stanno invecchiando, sto mangiando troppo, il mio relatore non mi risponde da due mesi, il mondo è un posto terribile.
Con il presepe avete un rapporto ambivalente: da una parte vi trasporta alla vostra infanzia, a quando preparavate il muschio e la grotta insieme ai vostri genitori, dall’altra vi ripropone i vostri dubbi sulla religione, irrisolti da quando avete 16 anni.
La soluzione per entrambi gli addobbi è una sola: comprate dei gatti.
Il rischio che ribaltino l’albero di Natale o che abbattano il presepe come l’uragano Katrina è deliziosamente alto. E sarà meglio non correrlo.

Tag: ,

Categorie: Ambiente

Lascia un commento