Home » Cultura » Virginia e Franco, vittime della Shoah da non dimenticare

16 Gennaio 2017

Virginia e Franco, vittime della Shoah da non dimenticare

Due studenti del D’Azeglio di Torino vittime dei lager nazisti saranno ricordati domani con due Pietre d’inciampo davanti alla loro scuola

Silvia Bruno

Al centro della foto Virginia Montalcini in uno scatto con i compagni del D’Azeglio

Verso la fine degli anni Trenta Virginia Montalcini e Franco Tedeschi frequentavano il liceo classico D’Azeglio di Torino. Entrambi ebrei, furono costretti a lasciare la scuola in seguito alle leggi razziali del 1938 e in seguito subirono la deportazione in Germania, dove morirono rispettivamente nei campi di concentramento di Auschwitz e Mauthausen.
Domani alle 11,15 davanti all’ingresso dell’istituto (via Parini 8) saranno poste due Pietre d’inciampo in loro memoria, un’iniziativa a cura del Museo Diffuso della Resistenza; a Torino fino a mercoledì ne verranno posate altre 16 e in tutto si arriverà a 85, perché nessuna vittima deve essere dimenticata.

PIETRE PER RICORDARE
Il desiderio di ricordare in modo semplice ma duraturo le vite spesso sconosciute di tante persone inghiottite dall’odio nazifascista ha portato l’artista tedesco Gunter Demnig a ideare, oltre vent’anni fa, queste piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra.
Una volta incisi su ogni placca, il nome, le date e i luoghi di nascita e morte della vittima, il porfido viene incastonato su un marciapiede o una strada, luoghi significativi per quella persona. In genere si tratta dell’ultima abitazione conosciuta, ma possono essere anche altri posti, come la scuola per i due studenti torinesi.
Il progetto è partito nel 1995 a Colonia e in questi anni ha portato all’installazione di più di 56.000 pietre in venti paesi di tutta Europa.

DUE VITE, UN DESTINO
I liceali che saranno ricordati domani erano già stati omaggiati dalla loro scuola nove anni fa, in occasione di una mostra organizzata dagli studenti sulle leggi razziali. Per l’occasione furono fatte ricerche sulla vita e sul destino dei due ragazzi, deportanti entrambi ad Auschwitz nel 1944.
Nel lager polacco Virginia non superò la prima selezione e fu subito uccisa: probabilmente era malata, tanto da non aver seguito la sua famiglia che dopo l’8 settembre 1943 aveva tentato di fuggire in Svizzera. Franco invece venne trasferito nel campo di Mauthausen, dove morì il 19 marzo 1945.
Dopo la Liberazione la madre della ragazza non aveva ancora notizie della figlia.

Tag: , , , , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento