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20 Giugno 2017

100% Youth City, il bilancio al Forum Nazionale Giovani

All’incontro di Roma svoltosi qualche settimana fa c’era anche Torino come città a misura di giovani

Giovanni Mauriello

Torino fa parte del progetto europeo 100% Youth City

Il Servizio Politiche Giovanili della Città di Torino si è occupato per circa due anni del progetto 100% Youth City. A fine maggio, in occasione dell’ultima tappa del percorso, si è tenuto un incontro al Forum Nazionale dei Giovani di Roma per condividere le varie fasi su cui si è articolata l’iniziativa.

IL PROGETTO
A recarsi nella Capitale sono stati i due referenti del progetto, Mauro Capella e Valentina Pasino, accompagnati da Aurora Bolandin e dal sottoscritto, volontari in Servizio Civile dell’Informagiovani di Torino, al fine di coinvolgere una piccola delegazione giovanile.
Ma cos’è esattamente100% Youth City? Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dei fondi Erasmus+ KA2 Strategic Partnership e sviluppato da sette città partner guidate dalla capofila portoghese Braga, l’obiettivo del progetto è strutturare una proficua collaborazione tra le città europee riconosciute per lo sviluppo e l’innovazione delle proprie politiche giovanili; per farlo, in un primo momento è stato essenziale definire i parametri che rendono le città a misura di giovane.

TORINO: UNA CITTÀ YOUTH FRIENDLY
Quanto una città sia youth friendly, però, lo possono stabilire anzitutto i giovani; per questo motivo è stato elaborato un questionario da somministrare a ragazzi e ragazze dai 16 ai 35 anni, utile a designare un quadro di valutazione generale e punto di partenza per la ricerca alla base del progetto.
Per quanto riguarda Torino, ne è derivata una panoramica piuttosto positiva: il 63,6% dei ragazzi dichiara di conoscere e frequentare il Servizio Politiche Giovanili cittadino, mentre solo il 4,4% ne ignora l’esistenza; in merito all’efficienza delle strutture per giovani, invece, è emerso che questi spazi sono considerati accoglienti, in un ambiente sicuro e con personale qualificato. Un buon punto di partenza, dunque, su cui lavorare per rendere Torino una città a misura di giovane.

L’INCONTRO AL FORUM
Arrivati a Roma, nonostante il caldo torrido raggiungiamo il Forum nel giro di poco. Con più di 75 organizzazioni al suo interno, è l’unica piattaforma nazionale di rappresentanza giovanile: ne fanno parte associazioni di tutti i tipi, da quelle studentesche a quelle di partito, radunando le varie sfaccettature che caratterizzano l’attuale generazione under 35, composta da circa quattro milioni di persone.
Si uniscono a noi la giovanissima portavoce del Forum Maria Cristina Pisani e il responsabile comunicazione e ufficio stampa Giampiero Marrazzo.
Durante la presentazione emerge la forte dimensione europea che ha segnato le varie fasi di sviluppo: le sette città partner che hanno preso parte a 100% Youth City si sono radunate a Braga con l’obiettivo di condividere le ricerche condotte sui vari territori di appartenenza e di formulare l’ambizioso obiettivo finale: avviare un processo di certificazione per le città che vogliono essere riconosciute ufficialmente come youth friendly.
L’accoglienza dei rappresentanti del Forum, specie della sua portavoce è parsa essere positiva e, senza troppi giri di parole, Pisani ha dichiarato che sarebbe un peccato non cogliere i frutti di un progetto che non solo ha coinvolto lo sforzo di tante persone, ma soprattutto che si è posto degli obiettivi di cui si sente il bisogno come collettività. Il processo è avviato e i tempi sono maturi affinché 100% Youth City passi dall’essere una sfida ambiziosa a una sfida vinta.

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Categorie: Cultura

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