Home » Cultura » Un pomeriggio con Goldrake

30 Gennaio 2018

Un pomeriggio con Goldrake

Per i 40 anni in Italia del robot creato da Go Nagai, il resoconto di una full immersion fra cosplayer, arte e cultura nipponica

Luca Ferrua

Il cosplayer Fausto Avaro con un cel di Goldrake autografato dalla doppiatrice Liliana Sorrentino

Sabato 27 gennaio il Mufant (MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza) di Torino ha ospitato per il secondo anno consecutivo quella che gli stessi organizzatori definiscono come una grande festa in onore della terra del Sol Levante. Gli Amici di Go Nagai, associazione torinese dedicata al famoso fumettista giapponese, hanno infatti deciso di festeggiare il loro primo anno di attività omaggiando i 40 anni dall’arrivo di Ufo Robot Goldrake in Italia.

LAME ROTANTI E MARIA GRAZIA FLEED
Il cuore dell’evento è sicuramente la mostra dal titolo Lame Rotanti! – come le famose armi di Goldrake – una serie di tavole originali per omaggiare il robot realizzate da fumettisti e illustratori come Ivan Calcaterra, Federica Di Meo e Vittorio Pavesio, autore anche della locandina del Japan Day.
Come ospite d’onore è invece presente Liliana Sorrentino, doppiatrice fra i vari ruoli di Maria Grazia Fleed in Goldrake, che con ironia racconta aneddoti divertenti sulle sue esperienze (ad esempio come si urlano i nomi delle improbabili armi dei robottoni nipponici) e quanto sia cambiato questo mestiere in cinquant’anni: i tempi stretti e la mancanza di fondi sono solo alcune delle difficoltà che deve affrontare chiunque voglia farsi strada in questo campo, spesso sminuito nonostante anche all’estero venga ammirato come un’eccellenza tutta italiana.

I ROBOTTONI
Ad accompagnare il Japan Day una serie di conferenze su genesi e curiosità del genere mecha, ovvero quei robot mastodontici comandati da un umano al loro interno.
Fra i vari ospiti troviamo Fausto Avaro, famoso cosplayer di Actarus/Duke Fleed (protagonista della serie Goldrake) che ha spiegato uso e tecnica dei cel (fogli trasparenti di acetato con su stampati i disegni da usare in animazione) presentando alcuni suoi rodovetri originali di Goldrake, e l’associazione Eva Impact, che racconta come le opere di Go Nagai abbiano influenzato il lavoro di Hideaki Anno, autore della celebre opera mecha Neon Genesis Evangelion.

QUIZ E TRADIZIONE
Più tardi, passeggiando tra i corridoi con alcuni cosplayer vercellesi, l’associazione culturale Tomomi ci propone il Nippon Quiz, un gioco trivia con domande che attraversano tutte le principali categorie di manga e anime, rispettivamente fumetti e cartoni animati made in Japan.
Infine ci imbattiamo nei workshop su due antiche arti giapponesi, la legatoria (watoji) e la calligrafia (shodō), insieme all’esposizione di opere realizzate attraverso un’antichissima tecnica orientale di meditazione e pittura a inchiostro e acqua, a conclusione di un pomeriggio pieno di curiosità ed eventi sul paese del Sol Levante.
Un’esperienza consigliata non solo agli otaku (giovani ossessionati da fumetti, cartoni animati e videogiochi), ma anche ai semplici curiosi.

 

Tag: , , , , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento