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21 Febbraio 2018

Luca Bono, l’illusionista della porta accanto

La storia del giovane mago torinese che, prima di far apparire le colombe, sognava di diventare un pilota di Formula 1. Il suo primo one man show prossimamente in tournée 

Fabio Gusella

Luca Bono al Circolo Amici della Magia

L’appuntamento è davanti all’ingresso del Circolo Amici della Magia di Torino, una seconda casa per la persona che stiamo per incontrare: Luca Bono. Venticinque anni, occhi azzurri, timido e simpatico, è considerato da molti l’enfant prodige dell’illusionismo italiano: è recente il successo torinese del suo ultimo spettacolo L’illusionista, atteso in primavera in altre città italiane. Incuriositi, noi di Digi.TO gli abbiamo posto qualche domanda.

GLI INIZI
Mentre ci mostra alcuni attrezzi magici esposti nella sala teatrale del Circolo, il giovane illusionista ci racconta il momento in cui si è “innamorato” della magia.
L’amore, si sa, nasce per caso: Luca infatti ha 12 anni quando sul suo go-kart incorre in un brutto incidente che lo costringe in ospedale per qualche giorno. Durante questa breve ma spiacevole permanenza, il fratello maggiore gli mostra alcuni giochi di prestigio per riportargli il sorriso. È il colpo di fulmine: intorno ai 13 anni Luca scopre il Circolo Amici della Magia, dove inizia a sentirsi parte di «un mondo che parla la stessa lingua» e nel quale «nulla è impossibile». Gli anni passano, il ragazzo perfeziona tecniche e stile e si addentra nell’universo dell’illusionismo specializzandosi nel numero che diverrà il suo cavallo di battaglia: l’apparizione delle colombe.

IL SUCCESSO
Qualche anno fa, come regalo di Natale, Luca riceve dai suoi genitori due colombe bianche (che ora sono “magicamente” diventate sei): da allora sono le sue inseparabili compagne di viaggio. Una curiosità su questi animali: Luca ci racconta di una solidale “fratellanza” artistica fra illusionisti, in virtù della quale un mago “fuori sede” sprovvisto di colombe può sempre chiederne in prestito a qualche collega del luogo.
Intanto, a soli 17 anni, il giovane mago diventa Campione italiano di Magia a Saint-Vincent, intraprende una prima tournée internazionale insieme ad Arturo Brachetti e due anni più tardi vince l’Oscar degli illusionisti, il Mandrake d’Or.
In questi anni, almeno 400 sono le volte in cui Luca porta sul palco il numero delle colombe, affiancato talvolta da un altro compagno inseparabile, il pappagallo Otto. In seguito, poco più che ventenne, è l’unico italiano fra 36 maghi internazionali ad arrivare in finale nel talent La Grande Magia – The Illusionist e in Francia sale sul palco del prestigioso Le Plus Grand Cabaret du Monde.

SEGUIRE LE PROPRIE PASSIONI
L’illusionismo per Luca non è soltanto stupire il pubblico con quello che lui chiama «effetto impossibile», ma è soprattutto un modo di «raccontare una storia» per dare un messaggio: credere nelle proprie passioni. Questo l’obiettivo del suo primo one man show intitolato L’illusionista, un racconto della sua vita all’insegna della magia e del divertimento.
Dopo il tutto esaurito registrato alla Casa del Teatro Ragazzi di Torino, in primavera il giovane mago ha intenzione di salire nuovamente da solo sul palcoscenico, questa volta in tour per l’Italia. Occhi aperti, dunque: la magia sarà fra noi.

 

Le fotografie sono di Luca Bellomo

 

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Categorie: Cultura

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