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2 Marzo 2018

Corpo europeo di solidarietà: che cos’è e dove porta

Dalle calamità naturali alle situazioni di crisi, la Commissione europea offre la possibilità di collaborare con Ong e imprese mettendo le proprie abilità a disposizione dei Paesi Ue

Alice Dominese

«Ci sono molti giovani in Europa che si interessano al sociale e che attraverso la solidarietà sono disposti a dare un loro contributo significativo alla società. Possiamo creare le opportunità perché possano farlo». Con queste parole il 14 settembre 2016 Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione, lanciava l’ambizioso progetto del Corpo europeo di solidarietà.
Avviato ufficialmente dal dicembre dello stesso anno, l’iniziativa si rivolge a giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni sensibili ai temi sociali e interessati a rendersi protagonisti di progetti di cooperazione attraverso il volontariato ed esperienze lavorative nei Paesi dell’Unione Europea.

Giovani del Corpo Europeo di Solidarietà al lavoro

Il Corpo Europeo di Solidarietà interviene in situazioni di crisi e con progetti sociali

L’ADESIONE ALLA CARTA DEI PRINCIPI
Come si partecipa? Accedendo al Portale europeo per i giovani è necessario registrarsi con le proprie credenziali e aderire alla Carta dei principi del Corpo di solidarietà, che prevede il rispetto per la dignità umana, il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia e l’uguaglianza.
Una volta iscritti, è possibile arricchire il profilo con informazioni relative alle proprie abilità ed esperienze formative. La selezione dei campi di interesse permette poi di affacciarsi su un’ampia gamma di aree di intervento, quali la protezione dell’ambiente, l’istruzione, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, la prevenzione e la gestione delle catastrofi o lo sport come strumento di inclusione.

VOLONTARIATO, LAVORO O ENTRAMBI
Per ogni ambito si aprono poi due strade: il percorso del volontariato, che prevede esperienze finanziate dal programma Erasmus + per quanto riguarda la copertura del costo del viaggio, delle spese di vitto e alloggio, dell’assicurazione medica e di un’indennità giornaliera; e il percorso lavorativo all’interno di Ong e imprese attive nel sociale. Anche le organizzazioni e le aziende che si candidano come partner del progetto devono infatti sottoscrivere i Principi del Corpo.
La Commissione Europea provvede quindi alla call degli enti promotori dei progetti, che attraverso i profili disponibili nella banca dati online possono avanzare proposte di collaborazione a chi dimostra di possedere le qualità più adatte alla posizione ricercata.
Le varie esperienze portate a termine vengono certificate e rappresentano un valido aiuto per orientarsi in un mondo del lavoro sempre più complesso, senza perdere di vista l’impegno nella solidarietà attiva.

 

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