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29 Marzo 2018

Perché a Pasqua si regala l’uovo?

La tradizione vanta radici davvero antiche, dalla simbologia pagana al Cristianesimo, fino alle opere d’arte dell’orafo russo Fabergé

Alessio Colella

Uova cioccolato

La tradizione di regalare uova a Pasqua è molto antica

Con l’imminente arrivo delle festività pasquali ci prepariamo a mangiare la classica colomba e a regalare e ricevere le uova di cioccolato.
Se da un lato è noto che la colomba sia simbolo di pace nella tradizione cristiana, dall’altro troviamo l’uovo come elemento caratteristico della Pasqua in diverse culture. Ad esempio, in Italia si è soliti regalare uova di cioccolato, mentre nei Paesi anglosassoni esse vengono abitualmente nascoste per poi farle trovare con una divertente caccia al tesoro. Se per queste abitudini state pensando a un’origine commerciale entrata nell’immaginario comune (come accaduto per il Babbo Natale inventato dalla Coca-Cola) siete fuori strada, perché l’uovo vanta una tradizione davvero molto antica.

LA STORIA
Per comprendere il significato simbolico dell’uovo bisogna spostarsi indietro nel tempo addirittura di millenni. Le comunità pagane, infatti, hanno sempre riconosciuto l’uovo come rappresentazione della vita in sé o addirittura dell’intero universo. Per i Romani esso era simbolo di fertilità, veniva dipinto di colore rosso e sotterrato nel campo come gesto di buon auspicio. Già i Persiani erano soliti donare uova, come dimostrano varie testimonianze su uno scambio abituale all’inizio della nuova stagione.

Un uovo di Fabergé

Un uovo di Fabergé

Bisogna aspettare il Medioevo per iniziare a vedere l’associazione del simbolo con la Pasqua. Originariamente regalate come omaggio nei confronti della servitù, nello stesso periodo vengono decorate per simboleggiare la rinascita dell’uomo in Cristo. Sempre al Medioevo risalgono le prime uova artificiali, realizzate con metalli preziosi quali argento o persino oro, alcune delle quali sono dei veri e propri capolavori.

L’ARTE DELL’UOVO DI PASQUA
In epoca moderna, l’artista più famoso è stato l’orafo russo Peter Carl Fabergé, che tra il 1885 e il 1917 realizzò oltre cinquanta opere nel suo laboratorio, preziosissime uova pasquali create con materiali molto pregiati.
Il primo venne commissionato dallo zar di Russia Alessandro III, che lo regalò a sua moglie. Il dono fu talmente gradito che l’artista venne nominato gioielliere di corte, con l’incarico di regalare ogni anno alla zarina un uovo contente una sorpresa. Dall’ascesa al trono di Nicola II nel 1896 le uova prodotte furono due all’anno, uno per la madre dello zar e uno per la sua consorte. Sfortunatamente alcune delle uova andarono perdute con la Rivoluzione, ma molti dei capolavori che l’orafo creò nella sua carriera sono oggi esposti al Museo Fabergé di San Pietroburgo.

 

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