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4 Aprile 2018

A scuola di essenze

I profumi e gli odori risvegliano ricordi sopiti: il Múses di Savigliano offre un percorso sensoriale fra arte, storia e tradizione per (ri)scoprire un sapere antico del nostro territorio

Mario Acciaro

Muses - Accademia Europea delle Essenze distillazione

Una sala del Múses

Immerso nel centro storico di Savigliano, il Múses Accademia Europea delle Essenze – progetto dell’Associazione Le Terre di Savoia – nasce con l’intento di presentare al pubblico l’antica tradizione piemontese di produzione e lavorazione delle erbe officinali, un’arte ora riscoperta e valorizzata nello splendido scenario di Palazzo Taffini.

IL MUSEO
Il percorso si propone di tracciare la storia del profumo, selezionando luoghi e avvenimenti che hanno contribuito a decodificare l’arte di estrarre le essenze e creare fragranze celebri come l’Acqua di Colonia. Questo sapere antico, legato a doppio filo con l’alchimia, collega l’umanità dall’antico Egitto alle corti europee seicentesche, fino ai giorni nostri. Gli ampi ambienti del palazzo raccolgono strumenti e documenti antichi che testimoniano l’importanza del profumo nella storia, arricchendo la collezione con opere d’arte moderna e riproduzioni di abiti settecenteschi dalle forme sfarzose.
Il Múses non è solo un museo, ma ospita anche un laboratorio all’avanguardia per la creazione di profumi dove i visitatori, assistiti da esperti del settore, possono confezionare la propria essenza. Inoltre le numerose iniziative organizzate, riguardanti anche moda e arte, rappresentano un’opportunità unica per rinsaldare il legame con i saperi e le tradizioni piemontesi, che suscitano un rinnovato e sempre maggiore interesse.

PALAZZO TAFFINI IERI E OGGI
Da vedere però è l’intero Palazzo Taffini, complesso seicentesco conosciuto anche come Casa dei fiori, delle erbe profumate e delle essenze. L’edificio ebbe un ruolo centrale nella storia saviglianese perché i Taffini, eminente famiglia specializzata nella produzione di armi, strinsero forti legami con i Savoia, che apprezzavano la località come destinazione vacanziera.
Oggi attraverso l’imponente portone del palazzo si accede al Giardino dei sensi, un cortile anticamente destinato alla manovra delle carrozze ora spazio espositivo per La palette del pittore di Franz Stähler, composizione di legno e vetri di Murano che rappresenta la tavolozza con i colori della natura. L’opera è sospesa su una fontana profumata che vaporizza le essenze del territorio stuzzicando i sensi e la fantasia dei visitatori. Lo spazio circostante è arricchito da un giardino di erbe aromatiche pensato per offrire un’esperienza cromatica e olfattiva diversa per ogni stagione.
Accedendo al piano superiore del palazzo troviamo un’altra opera d’arte che pone le essenze al centro dell’esperienza museale: si tratta di una serie di campane sospese che emettono profumi, sfruttando una memoria olfattiva capace di scatenare epifanie sensoriali che si adattano alle esperienze di ciascuno. A completare l’atmosfera i giochi di luce e la musica di sottofondo, per trasportare il visitatore in una dimensione surreale che lascia l’immaginazione libera di viaggiare.

 

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Categorie: Cultura

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