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11 Aprile 2018

Lovers Film Festival, l’identità Lgbqti al cinema

Presentata la 33a edizione della rassegna cinematografica in programma a fine mese, quest’anno dedicata anche a due vittime di attentati

Alice Dominese

Il 33° Lovers Film Festival è un’edizione vorticosa che al Cinema Massimo, dal 20 al 24 aprile, racconterà la conquista dei diritti Lgbqti, come illustrato in conferenza stampa e dalla locandina creata dagli studenti di Comunicazione Visiva, in cui la festa accompagna lo sbarco sulla luna della bandiera arcobaleno.

TRE DEDICHE SPECIALI
Il più antico festival europeo incentrato sui temi Lgbqti si propone come catalizzatore della migliore programmazione cinematografica internazionale inerente all’identità di genere. Con 52 film in anteprima nazionale e 6 in anteprima mondiale, tanti sono i concorsi e gli eventi che comporranno la kermesse; quest’anno l’omaggio va al regista Robin Campillo, ultimo vincitore del Grand Prix a Cannes e ospite del Lff anche come direttore della Masterclass about fighters.
Il Festival ricorda anche le vittime di due eventi drammatici e cruciali che il Presidente Giovanni Minerba e la Direttrice Irene Dionisio ricordano commossi: l’omicidio dell’attivista per i diritti umani e Lgbqti Marielle Franco nelle favelas di Rio de Janeiro il 5 marzo scorso e l’attentato sugli Champs-Elysées di cui il 20 aprile 2017 rimase vittima il poliziotto Xavier Jugelé, a cui è dedicata la serata inaugurale del Festival con il cortometraggio fuori concorso di Jo Coda.

TANTI CONCORSI, UN FIL ROUGE
Dal Premio Ottavio Mai (storico attivista e sostenitore scomparso del Festival) nel concorso lungometraggi di finzione All the Lovers, passando per la sezione documentari Real Lovers – fra cui spicca l’anteprima assoluta di Essere divina, storia dell’unico istituto italiano in cui viene insegnata l’arte del drag queening – fino ai cortometraggi di Future Lovers, in cui arte contemporanea e cinema si incontrano, il filo conduttore è la ricerca personale e collettiva dell’identità, qualunque essa sia. Il desiderio è infatti «rispecchiare sugli schermi due movimenti: quelli sociali e quelli interni, che consistono nella presa di consapevolezza dei personaggi», come spiega Daniela Persico, selezionatrice dei lungometraggi in concorso.
Dalla trasformazione medica dei corpi a quella interiore, i temi affrontati sono molteplici e c’è posto anche per i più piccoli con Cinema con bebè, che vedrà la proiezione de Il toro Ferdinando. Inoltre in collaborazione, fra gli altri, con il Salone Internazionale del Libro e il Torino Jazz Festival, in sala si terranno tre letture orchestrate dal vivo; tre serate saranno dedicate anche al ripensamento del sesso nell’era di Internet con la nuova sezione Porn Lovers, ma non mancheranno neppure i workshop organizzati con Aiace e Dams sull’influenza del cinema nell’identità di genere, mentre a Camera con il laboratorio You as me i partecipanti sperimenteranno lo scambio di ruoli sociali tramite lo scambio dei vestiti.
La serata di inaugurazione avrà luogo alle 20.30 al Cinema Massimo e sarà curata da Pino Strabioli e Pif con la partecipazione di Francesco Gabbani.

 

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Categorie: Cultura

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