Home » Musica » Bande musicali: una tradizione ancora giovane

31 Maggio 2018

Bande musicali: una tradizione ancora giovane

In Italia sono oltre 2.300 e permettono ai ragazzi di fare musica e vivere il territorio: la presidente di quella di San Francesco al Campo ci guida alla scoperta di queste istituzioni

Carlotta Bianchini

Filarmonica La Vittoriosa

La Filarmonica La Vittoriosa

Per chi abita in città, sentir passare per le vie del proprio quartiere una banda musicale – che da sempre costituisce un legame fortissimo tra territorio, istituzioni e cittadino – è diventato ormai un evento molto raro, legato a poche occasioni quali ricorrenze religiose o storiche. Se ci si avvicina più alla provincia, ci si rende conto invece che queste istituzioni sono ancora ben presenti (nel nostro Paese sono oltre 2.300) e di come per moltissimi giovani suonare e presenziare alle manifestazioni locali sia un fatto del tutto ordinario.
Monica Ballesio, presidente della Filarmonica La Vittoriosa di San Francesco al Campo (Torino), è la prima donna a ottenere questo incarico in una delle istituzioni più antiche del paese – lo scorso anno ha infatti festeggiato i 120 anni dalla sua fondazione – e ci spiega cosa significa far parte di una banda, a partire dall’ingresso del musicista.

LA FORMAZIONE E L’ENTRATA IN BANDA
Il percorso per entrare in banda varia da un complesso all’altro. «Ci sono corsi specifici e selezioni – ci dice Monica – ma è compito del Maestro scegliere chi inserire tra gli allievi della scuola di musica, partendo dagli strumenti di cui ha bisogno e in base alle capacità e alle attitudini personali di ogni futuro musico».
Rispetto al passato si può contare su insegnamenti migliori e più specifici: La Vittoriosa, ad esempio, da qualche anno possiede anche una Junior Band per insegnare ai ragazzini l’attività e prepararli alla “banda ufficiale”, che vanta a oggi più di 30 componenti, per lo più giovani.

L’AMORE PER LA MUSICA E IL SENSO DI COMUNITÀ
La passione musicale è il motore che spinge i ragazzi a entrare in banda, ma ovviamente da solo non basta. Alla dedizione si deve accompagnare la responsabilità, il senso di appartenenza al gruppo e alla propria comunità: «Suonare in una banda – continua Monica – significa portare avanti la tradizione, vivendone consapevolmente la storia, impegnarsi anche nei giorni di festa quando tutti gli altri si riposano».
Al giorno d’oggi le cose sono cambiate. In passato gli svaghi erano pochi e le domeniche di servizio erano vissute più come una festa, come un modo per ritrovarsi e pranzare tutti insieme. Per Monica, dopo 25 anni da musicista, è importante sottolineare che «in un’epoca come la nostra, nella quale si è sempre impegnati in tantissime attività, diventa fondamentale trasmettere ai ragazzi tutti questi valori, per rafforzare e garantire il futuro e il prestigio della banda».

 

Tag: , , , ,

Categorie: Musica

Lascia un commento