Home » Formazione » Esperienza alla pari? Ecco qualche consiglio

5 Giugno 2018

Esperienza alla pari? Ecco qualche consiglio

Sia che abbiate già la valigia pronta o il viaggio ancora da organizzare, alcuni suggerimenti possono fare al caso vostro

Carlotta Bianchini

Alla pari

Un’esperienza alla pari arricchisce il bagaglio personale di esperienze

Con l’estate alle porte sono molti i giovani che hanno preso in considerazione l’opportunità di un’esperienza alla pari. Vivere per un periodo in un paese straniero, migliorare le proprie competenze linguistiche, stare lontani da casa ma con il sostegno di una nuova famiglia, guardando i bambini in cambio di vitto e alloggio e una piccola paga settimanale sono le caratteristiche di un viaggio di questo tipo, che all’inizio magari può spaventare ma poi arricchisce senz’altro il nostro bagaglio personale.
Elisa, 23 anni, esperta del mondo au-pair, si è offerta di dare dei consigli per vivere al meglio il soggiorno, sulla base delle sue esperienze precedenti in Svizzera, Germania, e soprattutto in Inghilterra, dove ha vissuto per 7 mesi.

LA RICERCA DELLA FAMIGLIA
Si comincia scegliendo un sito o un’organizzazione affidabile che faccia da tramite in modo sicuro tra la famiglia e il candidato, offrendo anche un contratto da far firmare se si volesse maggior sicurezza prima della partenza. Uno dei migliori portali è Au Pair World, che seleziona le famiglie, fornisce recensioni e dà consigli a coloro che sono alle prime armi.
La cosa più difficile, ma anche più importante, è scegliere la famiglia “giusta”, che risponda alle proprie esigenze come la località, la vicinanza a punti d’interesse, l’età dei bambini di cui prendersi cura, ecc. Come consiglia Elisa, «l’errore da non fare è accettare la prima proposta dopo aver mandato tante candidature, presi dalla voglia di partire. Bisogna avere pazienza: la famiglia giusta si può trovare in una settimana come in un mese. È importante non fermarsi all’apparenza e, soprattutto non demoralizzarsi se si viene rifiutati, perché prima o poi succede a tutti».

SUL POSTO
«All’inizio tutto sembra difficile, ma non bisogna arrendersi alle prime difficoltà e alle prime sensazioni di solitudine. Appena trasferiti non si hanno amici – continua Elisa – e ci si sente soli in un posto lontano. Per questa ragione consiglio di cercare amicizie, anche tramite i gruppi Facebook di ragazzi alla pari del luogo, così da conoscere persone che stanno affrontando lo stesso percorso, confrontandosi e imparando insieme. È importante aver voglia di scoprire e vivere il territorio, visitando posti nuovi e conoscendo usanze e culture diverse».
Quello che spesso crea più sconforto è accorgersi di non sapersi esprimere come si vorrebbe in una lingua straniera, ma secondo la nostra esperta non bisogna preoccuparsi: «Ricordatevi che la famiglia sa che siete lì apposta per imparare. Cercate quindi di immergervi il più possibile nei suoni del luogo, giocando con i bambini, guardando i cartoni animati con loro e, se possibile, frequentando un corso specifico».
Per concludere, Elisa sottolinea che è anche importante divertirsi, ma soprattutto «essere consapevoli che questo tipo di viaggio è un’opportunità di crescita grandissima, che ti cambia davvero e fa vedere le cose in modo diverso una volta tornati a casa».

 

Tag: , , ,

Categorie: Formazione, Intercultura

Lascia un commento