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3 Luglio 2018

Vedi nero il tuo futuro? Su la testa!

La Città di Torino avvia un nuovo progetto di politiche sociali per l’inclusione dei giovani in percorsi di lavoro e crescita professionale

Giuseppe Roccia

Su la testa!

L’Assessore Marco Giusta mostra il manifesto della campagna di Su la testa!

Vi siete domandati il significato di alcuni cartelloni in giro per la città, completamente neri, con la scritta “Se vedi il tuo futuro così vai su www.sulatesta.to.it”? Ieri è stato risolto questo piccolo mistero: si tratta del lancio della campagna pubblicitaria per una nuova iniziativa promossa dal Servizio Politiche Giovanili del Comune di Torino che si pone l’ambizioso obiettivo di coinvolgere e sostenere ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, che non sono impegnati nello studio e che allo stesso tempo non lavorano.
È il progetto Su la testa!, presentato ieri in conferenza stampa alla presenza dell’Assessore alle Politiche Giovanili Marco Giusta, che ha sottolineato l’importanza della sfida raccolta dalla Città: «La situazione di questi giovani è grave e ha bisogno di risposte coraggiose. Perciò è stata pensata una campagna promozionale dai toni anche aggressivi, che continuerà nelle prossime settimane. La nostra intenzione – ha concluso – è intercettare e dare un lavoro a 500 persone».

IL PROGETTO
Su la testa! nasce grazie al contributo di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) attraverso il bando ReStart, indirizzato al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto al disagio giovanile nei capoluoghi di città metropolitane.
Il progetto si compone di due fasi: la prima è chiamata Infoneet e punta, attraverso azioni di comunicazione e animazione sul territorio, a far emergere i giovani che non studiano e non lavorano; la seconda, battezzata Duo Dinamico, mira a favorire il loro incontro con imprese e professionisti, per avviare percorsi di lavoro e non solo. L’intenzione è di spaziare su vari ambiti e coinvolgere i ragazzi anche in momenti di formazione, mobilità internazionale e volontariato. Per questa ragione l’iniziativa si accompagna a un’ampia rete di partner, dai centri di protagonismo giovanile alle case del quartiere, dalle associazioni di categoria ai soggetti del mondo produttivo.
Un’altra importante caratteristica di Su la testa! è la progettazione partecipata, grazie alla futura creazione di un tavolo di lavoro tra pubblica amministrazione e i giovani individuati, che potranno diventare protagonisti attivi nella costruzione dei propri percorsi professionali, ma al tempo stesso serviranno da calamita per coinvolgere nel progetto altri ragazzi nella stessa condizione.

LA QUESTIONE GIOVANILE
Secondo dati recenti, nel dicembre 2016 solo a Torino più di 60 mila giovani erano fuori da percorsi di formazione e lavoro: sono i cosiddetti neet, acronimo inglese che sta per “Not engaged in employment, education or training” (ovvero: non impegnati in lavoro, istruzione e formazione).
La parola neet non deve essere comunque intesa come uno stigma o un marchio quanto piuttosto – come ricordato durante la conferenza stampa – un fenomeno sociale che coinvolge purtroppo moltissime persone, un disagio che interessa non solo i giovani ma anche le loro famiglie, che si sentono spesso impotenti nell’aiutare i propri figli.
Su la testa! si propone quindi di ridare fiducia a questi cittadini torinesi.

 

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Categorie: Lavoro

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