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27 Agosto 2018

Oggi… 160 anni fa nasceva Giuseppe Peano

Ricordiamo il celebre matematico piemontese ripercorrendo la storia dell’uomo e dello scienziato, fra numeri e lingue ex novo

Alessio Colella

Giuseppe Peano

Giuseppe Peano

Giuseppe Peano è sicuramente uno dei matematici italiani più importanti. Originario del Piemonte, prima di diventare professore universitario da giovane vive tra Torino e Cuneo. Il suo talento geniale è accompagnato da carattere eccentrico, il quale gli procura non pochi problemi nel corso della sua esistenza.

L’UOMO
Il 27 agosto del 1858 nasce a Cuneo, secondo dei cinque figli avuti da Bartolomeo Peano e Rosa Cavallo, una coppia di fattori residenti in provincia. Prima di trasferirsi con la famiglia nel capoluogo della Granda, da bambino Giuseppe deve percorrere tutte le mattine numerosi chilometri per potersi sedere sui banchi di scuola. Qualche anno più tardi, viste le spiccate doti dimostrate, il fratello della madre lo invita a trasferirsi da lui a Torino per studiare e coltivare il suo talento. Giuseppe si iscrive così al liceo classico Cavour, che gli fornisce un background culturale importante al di là della matematica, sua compagna per tutta la vita.
Giuseppe è un ragazzo molto intelligente e, finito il liceo, comincia la sua carriera universitaria, che nel 1890 lo porta a diventare professore di calcolo infinitesimale all’Università degli Studi di Torino. Dopo una carriera di traguardi scientifici e riconoscimenti, Peano si spegne a Cavoretto il 20 aprile 1932.

Il latino sine fixione

LO SCIENZIATO
Appassionato di matematica e di logica, ma con conoscenze derivanti dagli studi classici, Peano crea una lingua vera e propria a partire dal latino classico, depurandolo di declinazioni e altre complicazioni grammaticali: il latino sine flexione  incarna per lui un ideale di lingua universale, tema da cui è assai affascinato. I discorsi tenuti durante le sue conferenze a volte sono proprio in questo suo linguaggio composto dalle parole latine e greche rimaste in uso nelle principali lingue moderne.
Per quanto riguarda la matematica, egli si laurea all’età di 22 anni, divenendo assistente di Angelo Genocchi, insieme al quale si occupa di calcolo differenziale e integrale. È uno dei pochi studiosi a impiegare il calcolo vettoriale e contribuisce al suo sviluppo. Attratto dalla logica, nel corso delle sue lezioni universitarie tratta l’argomento nonostante il corso in calcolo differenziale. Si racconta che viene allontanato più volte dall’insegnamento perché, immerso nei suoi ragionamenti e nei suoi calcoli, si dimentica di presentarsi alle sessioni d’esame.
Nonostante il carattere eccentrico, il genio di Peano viene universalmente riconosciuto e a 160 anni dalla sua nascita, ci ha lasciato in eredità un importante contributo circa l’analisi matematica oltre agli Assiomi di Peano, uno dei capisaldi della logica.

 

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Categorie: Cultura

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