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8 Ottobre 2018

Sotto i Portici di carta

Volumi, fotografie e non solo: la libreria all’aperto più lunga del mondo è torinese e in centro nel weekend sono stati due giorni ricchi di cultura 

Alessio Colella

Portici di carta

Nell’uggioso fine settimana appena terminato, via Roma e dintorni hanno accolto centinaia di bancarelle e stand dedicati a tutti gli appassionati di libri per la 12a edizione di Portici di carta, che non ha deluso in termini di partecipazione e iniziative.

L’IMPORTANZA DELLA LETTURA
Tra una bancarella e l’altra, facendo lo slalom tra lettori accaniti e i semplici curiosi, incontriamo Roberto, Barbara e Giulia. Il primo, 43 anni, di mestiere fa il bibliotecario e si trovava a Portici di Carta per aiutare un suo amico, proprietario di una banchetto: «Credo che la manifestazione sia importante, soprattutto in questo momento storico in cui si assiste a un vero e proprio bombardamento di opinioni, quando forse la cultura è un fatto oggettivo. Quindi è utile che un contesto cittadino dia un punto di riferimento contro questo atteggiamento. Ci sono meno giovani che leggono – continua – ma quelli che lo fanno leggono anche per gli altri. Consiglio di leggere Lettere a nessuno di Antonio Moresco perché nessun editore lo voleva pubblicare, parla di lettere mai spedite e di corrispondenze immaginarie con autori come Italo Svevo. È molto interessante».
Barbara, ventenne e anche lei giovane aiutante, spiega: «Portici di Carta dimostra l’importanza che Torino dà alla cultura ed è un momento per legare con le altre persone. Adoro i romanzi e i libri di cucina, oltre ai libri storici. Consiglio a tutti i giovani di leggere tanto perché dai libri si impara molto». Infine Giulia, 22 anni, è alla ricerca di un libro da acquistare: «Ci sono tantissime bancarelle ed è davvero difficile scegliere la mia prossima lettura tra così tanti libri, anche se un’idea me la sono fatta, visto che amo i libri antichi. È bellissimo vedere così tante persone che si interessano alla lettura. Tornerò sicuramente alla prossima edizione».

FRA MERCATO E INCONTRI
Due chilometri di bancarelle, due chilometri di libri. Non è il paradiso del lettore, ma qualcosa che ci va molto vicino. Dalla cucina all’arte, dalle perdute lettere d’amore ai gialli, dallo sport alla filosofia. Portici di Carta ne ha davvero per tutti i gusti, tanto che risulta praticamente impossibile tornare a casa senza avere acquistato almeno un libro.
Oltre 100 espositori presenti all’appuntamento, molti dei quali passano i pochi momenti di tranquillità in compagnia… della lettura. Portici di Carta non è solo un insieme di bancarelle con dei libri in vendita, ma un momento di incontro e confronto, in cui si osservano una dedizione e una passione fuori dal comune.
In un mondo in cui il libro è sempre più smaterializzato, vedere così tanti testi tutti insieme è quasi spiazzante, ma ciò che più colpisce sono i giovanissimi – i cosiddetti nativi digitali – che aiutano amici o parenti trascinati dal piacere di percepire, come capita sempre più di rado, la ruvidità della carta.

 

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Categorie: Cultura

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