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11 Ottobre 2018

Quattro giovani creativi raccontano Varsavia

Wars/zawa è una mostra che esplora il passato e il presente dell’arte visiva polacca, a curarla sono quattro studenti di design che debuttano oggi a Torino Graphic Days

Alice Dominese

La mostra Wars/zawa a Torino Graphic Days

La mostra Wars/zawa apre oggi a Torino Graphic Days

Fino al 14 ottobre, il Toolbox Coworking di via Agostino da Montefeltro ospita Torino Graphic Days, il festival della creatività, dell’arte visiva e della sperimentazione che ha un obiettivo ambizioso: parlare di design a tutti, non solo agli addetti ai lavori. «Anche per questo motivo l’ingresso sarà a offerta libera, per fare uscire il design dal suo guscio e renderlo accessibile, proprio come la comunicazione visiva consiste nel cercare di rendere fruibile e comprensibile dei concetti a chiunque», spiega Erik Bovio, con Mauro Murano, Lorenzo Ritorto e Francesco Zivoli – tutti studenti di Design al Politecnico di Torino – curatore della mostra Wars/zawa. Confronti e contrasti di una scena all’avanguardia, che sarà inaugurata alle 18,30 di oggi.

RACCONTARE UNA RINASCITA
Il gioco di parole nel titolo è la prima traccia di un ricco lavoro di ricerca iniziato a febbraio sull’onda del disegno di tesi che questi studenti stavano sviluppando intorno al tema della città creative emergenti in Europa. «Il nostro relatore ci ha proposto di costruire un progetto sull’arte grafica di Varsavia – spiega Lorenzo – che noi conoscevamo poco prima di iniziare la corrispondenza con i dieci studi di design considerati i migliori della città. Il passo successivo è stato trasformare il nostro lavoro teorico andando a conoscerli sul campo».
Da questa raccolta di materiale grezzo, iniziata prima virtualmente e poi negli studi grafici, sono nate nove esposizioni tematiche contenute in Wars/zawa: «L’idea è di raccontare il cambiamento di Varsavia attraverso l’evoluzione dell’arte visiva in modo soft – dice Erik – evitando cioè di mettere sotto i riflettori l’aspetto della guerra. È stato un viaggio empatico e confrontandoci con i grafici ci siamo infatti resi conto che la voglia della città è anche quella di esprimere la propria identità contemporanea, slacciandosi dal suo passato drammatico».

ARTE GRAFICA E IDENTITÀ
Il risultato è un parallelismo, un’esposizione che miscela «il passato e il presente di una città ripartita dalle ceneri anche grazie a una nuova generazione di designer che si è impegnata a rilanciare Varsavia a livello visivo – racconta Francesco – per esempio inventando font o ridisegnando i loghi del mondo culturale e quindi restituendo un’immagine al linguaggio e alle istituzioni». Per realizzarla il gruppo si è affidato al proprio gusto personale, come sottolinea Mauro: «Abbiamo cercato ciò che potesse essere suggestivo all’occhio e al contempo interessante nella tecnica e nei contenuti. Un’altra impressione avuta è che il loro modo di fare comunicazione visiva sia molto più avanguardista rispetto al nostro».
Poster, libri in cartaceo e digitale, font, loghi e zine (riviste di poche pagine tipiche dell’underground cittadino) sono così approdati a Torino Graphic Days per far conoscere al pubblico artisti affermati ed emergenti della scena polacca. Inoltre nell’hangar dedicato a Wars/zawa, due designer polacche, usando il rosso, il bianco e il nero, realizzeranno un murales come sintesi dell’intera mostra.

 

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Categorie: Cultura

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