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15 Novembre 2018

100 anni di pace in mostra a Torino

Fino al 2 dicembre al Centro Studi Sereno Regis un’esposizione sulla non violenza allestita in una scenografia particolare

Giovanni Mauriello

100 anni di pace

L’immagine della mostra 100 anni di pace

Transmediale – cioè relativo a più media – è un termine sempre più allineato al modo di narrare dei nostri tempi ed è l’aggettivo più adatto per definire 100 anni di pace, la mostra sulla non violenza aperta fino al 2 dicembre nella sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13) e realizzata grazie al sostegno di Fondazione Crt e con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Siamo andati a visitarla per voi: scopriamola insieme.

I PERCORSI TEMATICI
100 anni di pace è un’esposizione originale che si snoda lungo tre percorsi tematici.
Il primo si chiama No alla guerra e raccoglie storie di pace ottenuta tramite azioni di obiezione di coscienza e movimenti contro il militarismo; continuando il giro si giunge poi alla seconda parte, Satyagraha, la forza della non violenza per costruire giustizia, in cui si entra in contatto con le forme di resistenza pacifica contro il colonialismo, i movimenti per i diritti civili e la giustizia economica e sociale in tutto il mondo. Il mondo, dal punto di vista ambientale, è protagonista anche della terza e ultima sezione: Gaia, la nostra casa comune invita infatti lo spettatore a riflettere sulla preservazione dalle violenze sui socio- eco-sistemi.

LA SCENOGRAFIA
L’aspetto che salta più all’occhio visitando questa mostra è lo spazio in cui è allestita, una grande cupola geodetica realizzata dalla scenografa Paola Bizzarri, collaboratrice tra gli altri di Silvio Soldini e Nanni Moretti.
La sua idea è stata quella di costruire una struttura di materiali naturali che ruota attorno a una cupola di bambù, a simboleggiare una struttura molecolare che può riprodursi all’infinito: «La cupola geodetica è una struttura perfetta che nasce in natura, è una costruzione antisismica che più è grande, più è solida, come la partecipazione è la forza di ogni movimento non violento», sottolinea la scenografa.

UNA DEDICA SPECIALE
La mostra transmediale stata dedicata a Nanni Salio, consigliere comunale torinese impegnato nella sensibilizzazione della scelta della non violenza, del rispetto dei diritti di tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro provenienza, razza o credo religioso. Tematiche consolidate, talvolta retoriche, ma mai urgenti quanto in questo periodo.
Andate a vedere 100 anni di pace: l’ingresso è libero e gli orari sono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30, giovedì e venerdì dalle 17 alle 20 e sabato e domenica dalle 10 alle 19.

 

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Categorie: Cultura, Intercultura

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