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19 Marzo 2019

Spazio 100, una galleria d’arte per il futuro

Per capire meglio come funziona questo settore siamo andati alla scoperta di uno spazio torinese particolarmente attento ai giovani artisti

Fabio Gusella

La Galleria Spazio 100 seleziona e propone giovani artisti

Come nasce una mostra? Come vengono selezionate le opere da esporre? Per cercare di rispondere a queste e altre domande ci siamo rivolti a Marco Luca Greppi, curatore e selezionatore della galleria d’arte contemporanea Spazio 100 di via Oropa 100/A a Torino.
Nata nell’ottobre 2011, la galleria ha preferito adottare fin da subito un approccio interattivo, coinvolgendo attivamente il suo pubblico in un rapporto di sinergia e di “social networking”. Come ci spiega lo stesso Greppi, infatti, «Spazio 100 è concepito come un luogo in cui il visitatore viene guidato fra le opere esposte e può talvolta incontrare e dialogare con gli artisti».

SELEZIONE E PROMOZIONE
Quali sono gli obiettivi di una galleria d’arte? Spazio 100 ha due fini fondamentali: prima di tutto occorre selezionare gli artisti, il che vuol dire filtrare circa l’1% fra tutti coloro che propongono i propri lavori. In secondo luogo, compito del gallerista è quello di promuovere gli artisti scelti accompagnandoli nel mondo dell’arte contemporanea e incoraggiandoli anche a collaborare tra loro, come suggerisce il motto della galleria: Art & networking artists.
La selezione è piuttosto severa, ma in base a quali criteri avviene questa scelta? Pur tenendo ben presente che nel 2019 è difficile creare qualcosa di totalmente nuovo, Greppi spiega che viene sicuramente premiata l’originalità dell’artista, la sua capacità di innovazione attraverso l’intreccio di linguaggi differenti e interdisciplinari. Inoltre, un criterio tutt’altro che marginale per Spazio 100 è l’età degli artisti: fatte salve alcune eccezioni rappresentate da persone più mature, infatti, la ricerca di Greppi è rivolta soprattutto ai giovani, i protagonisti dell’arte di domani.

SPAZIO AI GIOVANI
Un arazzo multicolore lungo 9 metri e composto da 365 salviette struccanti cucite l’una accanto all’altra con una pazienza certosina: è questo il lavoro che ha portato Valeria Ferrero, giovane scultrice biellese, a collaborare con Spazio 100. Laureata in Scultura presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, ha realizzato un lavoro capace di raccontare un anno di vita senza l’aiuto di parole o immagini. 365 Days of my life – questo il titolo dell’opera – riesce quindi a riassumere i giorni e le stagioni di una giovane donna semplicemente alternando decine di sfumature diverse.
Valeria non è l’unica giovane artista piemontese a collaborare con la “scuderia” di Spazio 100: Emanuele Maria Gerbino, infatti, è nato ad Asti nel 1988 ed è un pittore che ha scelto di indagare i significati nascosti nei video musicali, dalla musica popolare russa a quella di oggi. Nel 2015 ha partecipato con Spazio 100 alla fiera internazionale d’arte contemporanea Affordable Art Fair ed è stato selezionato tra i 10 Young Talents della manifestazione.
Infine, Greppi tiene a presentarci il nome di Enrico Pescantini, fotografo bresciano di 34 anni che da tempo sviluppa il proprio lavoro concentrandosi sui manichini e, in particolare, su due icone pop come Barbie e Ken. A questo proposito, Barbie loves Israel, uno dei suoi progetti fotografici più importanti, ha ottenuto citazioni e apprezzamenti su vari media italiani ed esteri e in seguito, nel 2014, Pescantini ha deciso di ampliare il lavoro realizzando Barbie Around the World, una serie di istantanee scattate con una Polaroid ritraenti i due fidanzati di plastica in vacanza a Cuba.

CHIAMATA ALLE ARTI
Riguardo alla programmazione, Greppi ci spiega che nell’arco di un anno «Spazio 100 preferisce organizzare poche mostre di rilievo, un progetto artistico e un’esposizione collettiva di 3 o 4 artisti: non di più, ciò che conta è la qualità dei lavori, non la quantità. Fra un’esposizione temporanea e l’altra, inoltre, allestiamo la nostra collezione permanente, nella quale siamo soliti esporre i lavori più rappresentativi di ciascun artista».
Rispetto ai prossimi appuntamenti, la programmazione dovrebbe concludersi verso maggio, ma da settembre si ricomincerà con due mostre personali: la prima sarà di Valeria Ferrero, mentre la seconda vedrà esposte le opere di Roberto Fontanella, artista vicentino appassionato di simbolismo ed esoterismo.
Infine, un curatore non potrebbe congedarci se non rivolgendo un appello artistico ai più giovani. Scultori, pittori, fotografi, artisti di vario genere sono invitati a farsi avanti e a proporre i propri lavori più validi contattando l’indirizzo email info@spazio100.it.

 

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Categorie: Cultura

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