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26 Aprile 2019

Il Lidl con l’orto sul tetto

Il nuovo supermercato di via Bologna, con il suo progetto di orto urbano, punta a rendere più green la città diventando un nuovo luogo aggregativo per famiglie e scolaresche

Carlotta Bianchini

L'orto urbano sul tetto del supermercato Lidl

L’orto urbano sul tetto del supermercato Lidl

Gli abitanti di Barriera di Milano hanno assistito in queste settimane all’apertura di un nuovo punto vendita Lidl in via Bologna angolo via Pacini, un grande supermercato un po’ diverso dal solito.
Le superfici del tetto della struttura, che si sviluppano su circa 1.400 mq, sono state infatti adibite a orto urbano, i cui appezzamenti saranno coltivati dalla cittadinanza. Inaugurato il 4 aprile, questo nuovo supermercato ha fatto incassare al Comune di Torino circa 700mila euro, rendendo uno spazio inutilizzato luogo d’incontro e di sperimentazione per i torinesi.

UN SUPERMERCATO GREEN
Il progetto di riqualificazione sostenibile di un’area per molti anni abbandonata e lasciata all’incuria ha già reso questo punto di distribuzione il primo al mondo ad avere un orto cittadino e uno tra i più ecologici d’Italia.
A renderlo tale sono anche la dotazione del fotovoltaico e di un impianto di irrigazione che preleva l’acqua piovana per distribuirla alle coltivazioni, la presenza delle colonne per ricariche di bici e auto elettriche e ampie vetrate per favorire l’illuminazione naturale. Nel punto vendita, inoltre, l’80% dei prodotti è made in Italy.
Un’iniziativa nata per restituire un’intera area al quartiere e dare nuova vita a uno spazio che, occupato da un edificio industriale fatiscente, chiuso da anni anche per la presenza di amianto, era ormai totalmente inutilizzato.

AGRICOLTORI DI CITTÀ
Ma chi si prenderà cura degli orti? Saranno proprio le famiglie torinesi, scelte attraverso un bando, in base a reddito e situazione lavorativa. A gestirne gli spazi e ad assegnarli sarà l’associazione Re.Te. Ong, che dagli anni Ottanta si occupa di tematiche legate alla cooperazione e all’inclusione sociale di persone in difficoltà, insieme ad altre associazioni del territorio.
Oltre alle singole famiglie, gli orti saranno messi a disposizione delle scolaresche e di gruppi di persone da reinserire nel mondo lavorativo; inoltre saranno seguiti da tecnici impegnati nella sperimentazione di nuove tecniche di coltivazione, anche alla ricerca di possibili soluzioni per gli effetti negativi del cambiamento climatico.

 

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Categorie: Ambiente

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