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8 Maggio 2019

Un sabato in sala pose come i professionisti

Giovani amanti della fotografia, sapete che alla Falchera è possibile utilizzare gratuitamente uno spazio con fondali e luci in studio? Ecco la nostra esperienza

Carlotta Bianchini

La sala pose di El Barrio

La sala pose di El Barrio

Poco più di un anno fa, un gruppo di ragazzi con la passione della fotografia ha deciso di impiegare una stanza non utilizzata di El Barrio, in strada Cuorgné 81, per creare uno spazio in cui potersi sperimentare artisticamente, con l’obiettivo di sviluppare un tipo di fotografia di per sé costoso, in modo più economico. Ne è nata una sala pose aperta il sabato in modo gratuito a chi ha meno di 25 anni. Noi ci siamo stati.
Non essendo professionisti abituati all’utilizzo di flash, fondali e luci in studio, al nostro arrivo siamo stati accolti da Erica, coach del progetto che ci ha offerto assistenza e che, con molta disponibilità, ha risposto alle nostre domande durante la sessione di scatti (tutti a tema sportivo), mostrandoci anche i vari locali di El Barrio. Come si legge sul sito, infatti, l’iniziativa è aperta anche a chi si è approcciato da poco tempo alla fotografia in studio e per tutta la durata del set è sempre presente un responsabile della sala pronto ad aiutare in caso di necessità.

Quando è com’è nato il progetto fotografico di El Barrio?
«Nel 2014 un gruppo di giovanissimi interessati alla fotografia, grazie al metodo Yepp, progetto internazionale fatto dai giovani per i giovani, ha dato avvio al progetto. Sin dalla sua apertura ci sono stati un responsabile del progetto, chiamato coach, e un gruppo di ragazzi volontari interessati alla fotografia ma anche all’organizzazione di eventi, al protagonismo giovanile, ecc. Negli anni abbiamo sviluppato diversi progetti: dai corsi fotografici base ai workshop su stili e temi differenti, ai laboratori estivi per ragazzini. Pochi corsi annuali ma di qualità perché tenuti da formatori con curricula spettacolari. La decisione che abbiamo preso come gruppo per i prossimi anni, invece, punta a metterci in gioco per primi con la peer education, organizzando personalmente laboratori e corsi per bambini e ragazzi e ampliando il gruppo per crescere insieme».

Qual è l’età media del gruppo?
«Yepp Falchera si è costituita come associazione più di un anno fa, prendendo in gestione il posto in sostituzione del Cisv e del Miao, cooperativa e associazione che sin dal 2002 sono in parternariato con le istituzioni torinesi. A oggi, questo è uno dei pochi luoghi per giovani gestito davvero da giovani. L’età massima per far parte del gruppo è 27 anni ma con una media tra i 22-24 anni. Grazie ad AxTo , il bando del Comune per le periferie, abbiamo potuto organizzare diverse attività sul quartiere, tra cui anche l’apertura gratuita della sala pose per gli under 25. Con questa attività speriamo di avere sempre più persone interessate alla fotografia con cui scrivere e sviluppare nuovi progetti, con un pizzico di attenzione ai più giovani».

 

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Categorie: Cultura

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